Sono entrate nel vivo a Siracusa le celebrazioni religiose legate a Santa Lucia. Un giorno molto sentito per i siracusani, che avranno modo per settimane di rendere omaggio alla loro Patrona. Ma non solo, perché la figura della protettrice della vista è onorata in tutta Italia. A dimostrazione di ciò, nella mattina del 13 dicembre, nel corso del solenne pontificale che si è svolto in Cattedrale, è arrivato il messaggio di Papa Francesco indirizzato all’arcivescovo della città Francesco Lo Manto.
Le celebrazioni in onore di Santa Lucia
Dopo la tradizionale processione del 13 dicembre, col simulacro portato a spalla dai “berretti verdi”, e l’arrivo del corpo di Santa Lucia, che arriverà al Santuario alle 16 del giorno successivo, la messa verrà presieduta dal patriarca di Venezia monsignor Francesco Moraglia (per l’occasione soltanto poco più di 3 mila persone potranno accedere al santuario). Quindi le spoglie verranno traslate alla basilica a lei dedicata (quella di Santa Lucia al Sepolcro, nel quartiere Borgata), dove resteranno fino al 21 dicembre, quando si svolgerà la processione dell’ottava. Poi si sposteranno in cattedrale mentre il 26 mattina il corpo arriverà a Carlentini per poi essere trasferito, il 27, a Belpasso (entrambe hanno come patrona la martire siracusana), il 28 ad Acicatena e quindi alla cattedrale di Catania, dove rimarrà il 28 e il 29 dicembre prima della ripartenza per Venezia.
Gli incontri, le mostre e gli eventi legati a questo storico appuntamento sono davvero tanti, con decine di migliaia di fedeli che sono a Siracusa in questo periodo per prender parte alle celebrazioni in programma. Dal punto di vista culturale, su tutti, c’è grande attesa per lo spettacolo itinerante di marionette organizzato da Kairos con l’Inda sulla vita della Santa, il concerto d’arpa “Note per Lucia” alla chiesa della Badia ed una serie di visite alla catacomba di Santa Lucia in programma dal 16 al 19 dicembre. Confermata, dal 14 al 21 dicembre, anche la tradizionale e attesa Fiera di Santa Lucia, che si svolgerà alla Borgata durante l’ottavario, precisamente nell’area compresa tra via Agatocle, via Cuma e via Unità d’Italia. Da segnalare, infine, un’altra splendida iniziativa che ha dato vita all’esposizione, nel santuario della Madonna delle lacrime, di un’installazione artistica intitolata “Lucia volto di Siracusa”. Si tratta di 32 mila tessere sviluppate su oltre 700 immagini di Siracusa che compongono la classica immagine iconografica della Santa. La struttura è alta quasi due metri e mezzo.
Il messaggio di Papa Francesco
La lettera di Papa Francesco rende onore all’Anno luciano che si sta celebrando in città. Il pontefice ha voluto rivolgersi direttamente ai siracusani. “L’affetto che vi lega a Lucia vi ha ricondotti ad una delle più antiche consapevolezze cristiane”, ha scritto, augurandosi che le sue parole di salvezza possano orientare il loro cammino e “rinnovino nello spirito del Vangelo i legami familiari, ecclesiali e sociali di cui è intessuta questa terra”. Poi, ha ricordato il “pellegrinaggio di speranza” legato al Giubileo, ponendo l’accento su un altro pellegrinaggio atteso da tanto anni, quello di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, “dalla città che da otto secoli custodisce il suo corpo a quella in cui la sua testimonianza è brillata, diffondendo luce in tutto il mondo”. “In questo suo viaggio – ha aggiunto – si riflette Dio che fa sempre il primo passo, e Santa Lucia viene da voi perché voi stessi siate uomini e donne del primo passo, figlie e figli di un Dio che si fa incontro”.
Infine un messaggio in particolare alle donne. “Lucia è una donna e la sua santità indica chiaramente i modi propri delle donne di seguire il Signore. Sin dalle narrazioni evangeliche, le discepole di Gesù sono testimoni di un’intelligenza e di un amore senza i quali il messaggio della Risurrezione non ci potrebbe raggiungere. Il simulacro della vostra Patrona esprime vigorosamente la dignità e la capacità di guardare lontano, che le donne cristiane portano anche oggi al centro della vita sociale, non lasciando che alcun potere mondano rinchiuda la loro testimonianza nell’invisibilità e nel silenzio. Abbiamo
bisogno, nella Chiesa, del lavoro e della parola femminile, che sia lievito e luce nella cultura e nella convivenza. E questo ancor più nel cuore del Mediterraneo, culla di civiltà e di umanesimo, tragicamente al centro di ingiustizie e squilibri che sin dal mio primo viaggio a Lampedusa ho suggerito di trasformare da cultura dello scarto in cultura dell’incontro”.
“Il martirio di Lucia – ha concluso – ci educhi al pianto, alla compassione e alla tenerezza: sono virtù confermate dalle Lacrime della Madonna a Siracusa e rappresentano la vera forza che edifica la città. Scegliere di stare dalla parte della luce vuol dire essere persone limpide, trasparenti, sincere. Includete i migranti, i profughi, i poveri che sono presso di voi. E, per favore, ricordatevi di pregare anche per me”.