giovedì | 21 Novembre | 2024
Giorgia Nunnari
Giorgia Nunnari
Messinese classe '95, amo l'arte, la letteratura e tutto ciò che comunica e unisce. Durante l'infanzia ho girato un po' ma poi lo Stretto mi ha richiamata a casa. Oggi vi racconto Messina e i messinesi.

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Flavio Parra Ortiz è il secondo vincitore di “Residenze d’artista” a Messina: “La mia scultura di Eolo è prodotta da terra e fuoco”

L'artista cileno Flavio Parra Ortiz e la curatrice Mariateresa Zagone hanno parlato a Be Sicily Magazine della scultura di Eolo realizzata alla forgia e installata alla Tenuta Rasocolmo a Messina

Giorgia Nunnari
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Messinese classe '95, amo l'arte, la letteratura e tutto ciò che comunica e unisce. Durante l'infanzia ho girato un po' ma poi lo Stretto mi ha richiamata a casa. Oggi vi racconto Messina e i messinesi.

Nei giorni scorsi “Residenze d’artista” è tornato alla Tenuta Rasocolmo di Piano Torre, a Messina, per un nuovo capitolo dedicato all’arte e al territorio. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il titolare della struttura Francesco Reitano e la curatrice e storica d’arte Mariateresa Zagone, aveva preso il via nel 2023 con l’obiettivo di stimolare la creazione di opere connesse alla natura e alla storia della Sicilia e in particolare della zona che ospita la tenuta, situata nella punta più a nord dell’isola. Gli artisti sono quindi stati chiamati per realizzare opere ad hoc, secondo un approccio site-specific. 

Se il primo vincitore del bando, il palermitano Giovanni Lo Verso, aveva realizzato un’opera concettuale particolarmente connessa alle radici arabe e ad elementi come terra e luce, la scultura del secondo residente riguarda invece la mitologia greca, il fuoco e l’aria. Lo scultore cileno Flavio Parra Ortiz si è infatti dedicato alla forgia di un’opera dedicata ad Eolo. Durante la realizzazione, ne ha parlato a Be Sicily Mag.

“Eolo”: un’opera connessa con il territorio

Flavio Parra Ortiz è arrivato in Sicilia dalla sua Santiago del Cile, consolidando il suo legame con l’Isola e con l’Italia. “Questa è la quinta volta che vengo in Italia”, ha raccontato. “Quando ho ricevuto il bando l’ho trovato molto interessante e ho subito mandato un mio disegno. La Sicilia è sempre bellissima e abbiamo trascorso dei giorni piacevoli qui”. Lo scultore è stato ospite della tenuta dal 5 al 14 novembre, lavorando ogni giorno a stretto contatto con il territorio, affiancato dall’artista spagnolo Juan “Weico” Navarro

Ortiz Navarro e Zagone foto di Roberta Guarnera - Be Sicily Mag
Flavio Parra Ortiz, Mariateresa Zagone e Juan Navarro (Foto di Roberta Guarnera)

Ogni elemento nella sua opera è creato come un prodotto naturale della terra. “Site-specific – spiega infatti Mariateresa Zagone – significa proprio che è un’installazione che dialoga col territorio nei termini di tutto il genius loci”. Il legame parte quindi dall’ispirazione e dal soggetto scelto, passando per materiali, tecniche, risorse e tradizioni. Chi meglio di Eolo, dunque, per rappresentare l’estremità dell’Isola, terra di venti e di correnti, di miti e di leggende. Lo ha sottolineato anche la curatrice d’arte, indicando il paesaggio circostante e il mare, intravisto tra i rami di viti e ulivi secolari che abitano la tenuta creando una straordinaria e caratteristica cornice. “Questa è la punta più a nord della Sicilia e guarda proprio le isole Eolie, che sono il luogo dove la mitologia classica situa la casa di Eolo e sono citate, per esempio, anche nell’Odissea, quando Ulisse arriva proprio alle dimore del dio dei venti”. Per Parra Ortiz ciò “fa parte della storia della Sicilia sulla quale volevo lavorare”.

Foto di Roberta Guarnera - Be Sicily Mag
Flavio Parra Ortiz durante la realizzazione dell’opera (Foto di Roberta Guarnera)

“L’idea che mi ha ispirato – ha raccontato ancora l’artista – è stata quella di fare l’aria partendo dai prodotti più duri, dalla terra”. L’opera è stata infatti forgiata con una fucina scavata a terra e accesa con legno di ulivo ed è stata poi installata su una roccia della tenuta e cosparsa di olio prodotto in loco. La tecnica, poi, è quella antica, come tradizione fabbrile siciliana vorrebbe, con l’utilizzo di carbone e mattoni d’argilla ottocenteschi. “Abbiamo utilizzato l’energia della terra e del fuoco per fare il dio dell’aria”, ha concluso. “Si crea in qualche modo un ossimoro – ha commentato infine Mariateresa Zagone – dalla terra e dal fuoco nasce il vento. È stato un piacere vedere realizzare questa struttura. Dare la sensazione della leggerezza partendo da barre di ferro di 20 chili ciascuna è veramente una cosa incredibile”. 

Foto di Roberta Guarnera 3 - Be Sicily Mag
La realizzazione di “Eolo” (Foto di Roberta Guarnera)

“Residenze d’artista”: il nuovo bando 

L’opera “Eolo” è stata inaugurata giovedì 14 novembre. Nel frattempo, la Tenuta Rasocolmo ha lanciato un nuovo bando di “Residenze d’artista” che resterà aperto ancora fino alle 12 del 31 dicembre 2024. Le proposte saranno valutate dalla giuria composta da Francesco Reitano, Mariateresa Zagone, Roberta Guarnera (gallerista, direttrice di Foro G Gallery) e Mario Bronzino (curatore d’arte). Particolare attenzione verrà rivolta al legame tra la Sicilia e il mito.

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