Un murales sull’opera di Caravaggio “Seppellimento di Santa Lucia”, custodita ed esposta proprio sull’altare del Santuario di Santa Lucia al Sepolcro, nascerà nel quartiere Borgata. È stato il primo cittadino della città aretusea, Francesco Italia, attraverso i suoi canali social, a rivelare la notizia dell’imminente realizzazione dell’opera, vicino alla basilica, in occasione dell’atteso ritorno del corpo della Santa da Venezia. Inoltre, ha anche pubblicato la foto di quello che sarà il lavoro una volta completato, ringraziando personalmente i condomini del palazzo situato nella piazza e il parroco, fra Francesco, per aver concesso il via libera alla sua realizzazione.
“Per rendere omaggio all’arrivo del corpo di Santa Lucia e a tutti i devoti della nostra santa patrona, – si legge nei profili social di Francesco Italia – nel mese di novembre l’amministrazione comunale realizzerà in piazza Santa Lucia, un murales dedicato allo straordinario capolavoro siracusano del Caravaggio”.
Chi è Andrea Ravo Mattoni
Il compito di realizzare il grande murales del “Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio, che, così come si intuisce dalle immagini divulgate, sarà di grande impatto visivo e di straordinaria bellezza, è stato affidato ad Andrea Ravo Mattoni. Nato a Varese, è oggi uno dei più conosciuti artisti contemporanei italiani, in grado di riprodurre alla perfezione capolavori e opere di arte antica, all’aperto, con il solo utilizzo della bomboletta. Tantissime sono le realizzazioni, sparse in giro per l’Italia ma anche in altri stati europei.
Dopo le scuole superiori, il percorso accademico dell’artista si è orientato principalmente verso la pittura, all’Accademia di Brera, fino a quando non ha iniziato a dar vita a delle opere prima sui treni, e, successivamente, sui palazzi, con il dichiarato intento di “creare un vero e proprio museo a cielo aperto per avvicinare le persone all’arte classica rendendola democratica e fruibile”.
“Il seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio
Datata 1608, l’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio che verrà riprodotta nel palazzo antistante la basilica, riproduce una scena ambientata nelle latomie siracusane, o, probabilmente, sotto la chiesa di Santa Lucia al sepolcro, dove due uomini scavano una fossa ed il vescovo, nello stesso tempo, benedice la Santa visibilmente ferita al collo. Il tema scelto nella raffigurazione appare fortemente legato al fatto che il Caravaggio fosse in continua fuga per sfuggire alla pena capitale: l’incubo di finire giustiziato faceva sì che egli dipingesse, in maniera ossessiva, diverse scene di morte violenta.