martedì | 22 Ottobre | 2024
MARCO PETROLITO
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A contraddistinguermi è la passione per la musica e l'arte. Ma amo anche viaggiare ed il buon cibo. E vivo di sport. Giornalista da quasi 20 anni per provare a raccontare e a trasmettere, con la scrittura, le emozioni legate al mio mondo.

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Fabio Granata presenta il libro “Oltre”: politica, bellezza e territorio tra i temi trattati dall’assessore

È stato presentato, a Siracusa, “Oltre”, il nuovo intenso lavoro dell’assessore alla Cultura del comune aretuseo, Fabio Granata, il quale, attraverso un “viaggio” nel nome delle tante battaglie sostenute nella sua carriera, dà vita a un “manifesto politico” nel segno della tradizione e tendenzialmente “anticonvenzionale”

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Il territorio, la bellezza, l’etica e le tradizioni. Valori su cui Fabio Granata ha sempre creduto, nella politica e nella vita di ogni giorno. È in virtù di ciò anche il saggio recentemente pubblicato dall’assessore alla Cultura del comune di Siracusa ruota attorno a questi principi. “Oltre” è stato presentato mercoledì sera, davanti al pubblico molto attento e numeroso dell’Urban center. Com’è stato più volte ribadito durante la cerimonia di presentazione, il libro è basato su una serie di ideali per i quali vale assolutamente la pena lottare “nella speranza di un avvenire migliore”. L’autore, infatti, guarda con grande speranza al futuro riflettendo una visione davvero fuori dal comune.

“Oltre”, il libro dell’assessore Fabio Granata

Quello di Fabio Granata è un viaggio che, per l’appunto, tende “all’oltre”, dai tanti percorsi e sfumature. Che guarda molto lontano, a partire da valori come la patria e l’etica. È rivolto a un fine certamente non facile da raggiungere, come la “non omologazione del pensiero”. Il tutto promuovendo il territorio e la riscoperta della bellezza, la cui tutela, secondo l’assessore, dev’essere un imperativo.

“La bellezza – ha spiegato in sala l’autore del saggio – va intesa non come arte o monumenti ma come qualità del vivere, di cui fanno parte il buon cibo e il paesaggio. Dei beni innegoziabili che oggi, purtroppo, vengono negoziati nel nome del profitto”. Senza dimenticare, in questo scenario, la memoria storica e le tradizioni, dato che, come ha spiegato lo stesso autore, “ci caratterizza fortemente la contaminazione di saper traslare in chiave moderna gli insegnamenti del nostro passato”.

Concetti che da un lato appaiono fortemente legati alle tradizioni, ma che, e in ciò ecco l’ambizione e l’originalità del lavoro, vengono espressi in una concezione del tutto innovativa e tendente ad un domani speranzoso. “La politica va intesa anzitutto come servizio, come progetto e visione nell’ambito della cultura. Del resto fare politica significa partecipare al perimetro pubblico, impegnarsi per modificare il mondo che ci circonda tramite la legalità e la giustizia sociale, prescindendo dagli schieramenti politici e con la volontà di portare avanti una sensibilità che non si lega ai luoghi comuni”.

“Viviamo nell’epoca di un’omologazione planetaria, in cui tutti sono d’accordo su tutto e si vive prendendo posizione sulla base di slogan o per sentito dire. Serve quindi una capacità di sentire attraverso il cuore”, ha aggiunto citando, come scrive nel suo libro, la dedica Agli eroi senza bandiera con il solo vessillo del proprio cuore. “Credo infatti nella possibilità di rilanciare una nuova prospettiva purché vengano accantonati gli scetticismi così come le ormai vecchissime ideologie politiche. Alla fine, comunque, tutto dipenderà da noi”.

La passione per il bene pubblico e il cambiamento “spiegati” dal magistrato Ardita

Tanti gli ospiti e i relatori presenti in sala, come la critica letteraria Daniela Sessa, la giornalista Laura Valvo e l’editore Silvio Aparo. È stato però il noto magistrato Sebastiano Ardita ad approfondire numerosi contenuti di “Oltre”, definendolo un ricco e innovativo saggio che ha la caratteristica unica di partire da un documento di rifondazione politica.

“La passione dei cittadini che da vita al bene pubblico va messa al centro in quella che è una fase di declino della politica e che tende all’omogeneizzazione del pensiero dell’individuo da parte dell’antipolitica sia di destra che di sinistra. La storia è un movimento circolare, ma bisogna uscire dall’ignoranza e cominciare a prendere in considerazione, in maniera seria, tanti altri aspetti. Si tratta di un messaggio molto forte che difficilmente può essere compreso nella sua sostanza ma che testimonia una grande voglia di cambiare le cose”, questo il suo commento.

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