Con la nuova personale in corso a Gangi, in provincia di Palermo, dal titolo “Tra mari e ninfee”, Rosario Genduso approda a una nuova e interessante tappa del proprio percorso pittorico: uno spaccato della sua evoluzione artistica che, pur rimanendo ancorata ad alcune tecniche base di spatola e alla matericità, presenta diverse innovazioni. L’esposizione mostra è visitabile, con ingresso libero, fino al 12 agosto dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00.
Le opere in mostra a Gangi in “Tra mari e ninfee”
Il colore continua a essere protagonista assoluto nella nuova mostra di Rosario Genduso, ma acquisisce un nuovo spessore poetico e narrativo: l’acqua e le ninfee, con le loro suggestioni cromatiche, raccontano la natura e l’elemento paesaggistico diviene mezzo per indagare la realtà e sollecitare riflessioni intime e profonde. L’osservatore rimane ipnotizzato dall’uso magistrale dai cromatismi, che rappresentano il tratto distintivo dell’artista di origini madonite, capace di offrire impressioni e atmosfere oniriche senza smarrire il contatto con la realtà.
“Tra mari e ninfee”, allestita a Palazzo Bongiorno in corso Umberto I, propone molte opere inedite di Rosario Genduso, fautore di una ricerca espressiva dinamica e in costante evoluzione. Se, da un lato, permangono i modelli ispiratori Claude Monet e Vincent Van Gogh, è possibile affermare che l’artista abbia creato uno stile originalissimo e tutto suo, singolare e irreplicabile.
Chi è Rosario Genduso
Malgrado le sue opere abbiano ormai già da tempo varcato i confini isolani – Roma, Venezia e persino New York – Rosario Genduso è un artista profondamente legato ai luoghi da cui proviene. Non a caso, in occasione di molte sue personali e collettive ha scelto di esporre le proprie creazioni tra Palermo, Cefalù, Alimena – il luogo natio – Lercara Friddi, Petralia Sottana e Gangi: le sue tele spesso celebrano i colori della biodiversità della Sicilia, ma anche il mare e scorci di vita d’Oltreoceano. Il suo è un talento naturale e da autodidatta affinatosi nel tempo: lo stile spatolato, peculiare dell’artista, rende le sue opere un unicum nel panorama pittorico contemporaneo.
“Ringrazio il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, l’assessore alla Cultura Roberto Franco e Rossella Migliazzo, presidente dell’Istituzione ‘Gianbecchina’ per la loro presenza e l’attenzione rivolta alla mia arte”, ha affermato nel corso dell’inaugurazione.