martedì | 22 Ottobre | 2024
Zaira Conigliaro
Zaira Conigliaro
Ha 20 anni e studia Scienze della comunicazione con indirizzo Cultura Visuale, ha un debole per l’arte, la moda e il cinema. Da marzo scrive con passione per Be Sicily Mag, sognando una carriera nel giornalismo. Determinata e creativa, cerca costantemente di migliorare le sue abilità, trasmettendo emozioni attraverso le sue parole.

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Paolo Borsellino e il legame con gli scout: l’impegno contro la mafia portato avanti dall’AGESCI

Nel giugno del 1992 gli scout dell’AGESCI scesero in campo contro la mafia a Palermo, ricevendo il sostegno di Paolo Borsellino. Oggi i ragazzi commemorano lo stesso magistrato che gli fu accanto attraverso un cantire RS dal titolo "RYSvegliaTi - Sentinelle di Memoria Operante"

Zaira Conigliaro
Zaira Conigliaro
Ha 20 anni e studia Scienze della comunicazione con indirizzo Cultura Visuale, ha un debole per l’arte, la moda e il cinema. Da marzo scrive con passione per Be Sicily Mag, sognando una carriera nel giornalismo. Determinata e creativa, cerca costantemente di migliorare le sue abilità, trasmettendo emozioni attraverso le sue parole.

La sera del 20 giugno 1992, a meno di un mese dalla tragica strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, gli scout dell’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) decisero di scendere in campo contro la mafia. In un clima di terrore e omertà, organizzarono una grande fiaccolata per le strade di Palermo, manifestando apertamente il loro rifiuto della criminalità organizzata e della cultura del silenzio. Una decisione che rappresentava un atto di coraggio straordinario, un gesto che in quel contesto storico non era affatto scontato. Ad aderire fu proprio Paolo Borsellino.

L’eredità di Paolo Borsellino agli scout AGESCI

La presenza di Paolo Borsellino alla fiaccolata del 20 giugno rappresentò un simbolo di fiducia e speranza nei confronti delle nuove generazioni. Un invito a rifiutare la convivenza con il male e a far propria la bellezza del “fresco profumo di libertà”, contro “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità”. Un messaggio che andava ben oltre la mera partecipazione, ma che nascondeva una missione: quella di educare alla legalità. Aveva la ferma convinzione che solo attraverso l’educazione dei giovani si sarebbe potuta sradicare la mafia alla radice. Gli scout per il magistrato erano il perfetto alleato.

Paolo Borsellino, che sarebbe stato ucciso ventinove giorni dopo, era consapevole già allora del destino che lo avrebbe atteso, ma non ebbe paura. È per questo motivo che, ogni anno, gli scout si ritrovano in Via D’Amelio per celebrare l’anniversario del 19 luglio, rinnovando il loro impegno nella lotta contro la mafia.

Paolo Borsellino
Foto del Cantiere RySvegliaTi (Instagram)

La fiaccolata del 20 giugno 1992 non fu solo un momento di protesta, ma l’inizio di un impegno continuo e costante. Gli scout dell’AGESCI, ispirati dalle parole e dall’esempio di Paolo Borsellino, hanno continuato a lavorare per educare i giovani alla legalità, alla giustizia e alla speranza in un futuro migliore. Ogni anno, in Via D’Amelio, rinnovano questa promessa.

Paolo Borsellino
Fiaccolata in ricordo di Giovanni Falcone 20 Giugno 1992

Il cantiere regionale RysvegliaTi, come simbolo di continuità di questa lotta 

Nel 2022 Palermo ha ospitato il Primo Cantiere Regionale di Branca RS, intitolato “RYSvegliaTi – Sentinelle di Memoria Operante“. Questo evento rappresenta un’importante occasione per gli scout dell’AGESCI di vivere un’esperienza unica in ricordo del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, commemorando la promessa stretta tra gli scout e Paolo Borsellino.

Paolo Borsellino
Foto del Cantiere RySvegliaTi (Instagram)

I ragazzi sono chiamati a essere costantemente “sentinelle” vigili e attive sul territorio, promotori di pace e speranza, e costruttori di una società equa e generativa. La finalità del cantiere sarà la realizzazione della Veglia RS (un momento di espressione che sviluppa un’idea, un giudizio o un racconto, attraverso forme artistiche diverse, che possono creare la magia di un coinvolgimento intenso del pubblico).

Paolo Borsellino
Foto del Cantiere RySvegliaTi (Instagram)

Quest’anno il cantiere si è svolto dal 12 al 19 luglio. I rover e le scolte hanno avuto l’occasione di vivere un percorso verso la consapevolezza e l’impegno alla legalità, grazie alle testimonianze di persone che hanno vissuto a stretto contatto con le vittime di mafia. Tra queste Gregorio Porcaro, un prof ex prete missionario che ha avuto l’occasione di vivere tante esperienze al fianco di Padre Pino Puglisi; Francesca, una cara amica di Rita Borsellino e Vincenzo Vullo, l’unico sopravvissuto alla strage di via D’Amelio. Un momento di condivisione e crescita, pensato per rafforzare l’impegno di ciascuno di noi verso un mondo più giusto.

Paolo Borsellino e la fiaccolata degli scout del 20 giugno 1992

Nonostante la stanchezza accumulata e la pressione costante, anche Paolo Borsellino scelse di partecipare alla fiaccolata degli scout. La sua vita, dopo la morte dell’amico e collega Giovanni Falcone, era diventata una corsa frenetica contro il tempo. Eppure, decise di mettersi a capo di quel corteo di giovani, con una fiaccola in mano, simboleggiando una luce di speranza e di resistenza.

Paolo Borsellino
Fiaccolata in ricordo di Giovanni Falcone 20 Giugno 1992

Giovanni Falcone aveva detto: “Qui la gente comincia a fare il tifo per noi” e con la presenza di Paolo Borsellino alla fiaccolata, quelle parole si trasformarono in un segno tangibile di fiducia e di incoraggiamento per i giovani presenti. Durante l’evento, un giovane scout chiese a Borsellino: “Dottore, ma noi scout cosa possiamo fare contro la mafia?”. La risposta del giudice fu semplice ma incisiva: “Noi arrestiamo i padri, voi educate i figli”. Questo scambio sintetizza l’essenza dell’impegno educativo dell’AGESCI: un ruolo cruciale nella lotta contro la mafia, che richiede il coinvolgimento e la formazione delle nuove generazioni.

Il discorso di Paolo Borsellino in onore di Giovanni Falcone

Paolo Borsellino non solo partecipò alla fiaccolata, ma rese anche omaggio al suo amico e collega Giovanni Falcone con parole che risuonano ancora oggi.

Giovanni Falcone lavorava con perfetta coscienza che la forza del male, la Mafia, lo avrebbe un giorno ucciso. Francesca Morvillo stava accanto al suo uomo con perfetta coscienza che avrebbe condiviso la sua morte. Gli uomini della scorta proteggevano Falcone con perfetta coscienza che sarebbero stati partecipi della sua sorte

Non poteva ignorare, e non ignorava, Giovanni Falcone l’estremo pericolo che egli correva, perché troppe vite di suoi compagni di lavoro e di suoi amici sono state stroncate sullo stesso percorso che egli si imponeva. Perché non è fuggito; perché ha accettato questa tremenda situazione; perché non si è turbato; perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? PER AMORE!

La sua vita è stata un atto d’amore verso questa sua città, verso questa terra che lo ha generato. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui, e per coloro che gli sono stati accanto in questa meravigliosa avventura, amore verso Palermo, ha avuto ed ha il significato di dare a questa terra qualcosa, tutto ciò che era ed è possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene”, questo il suo discorso.

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