I comuni di Palazzolo Acreide e di Noto hanno inoltrato, congiuntamente, la candidatura come “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”. Grazie al contributo esterno di varie personalità di rilievo, come, su tutte, Laura Milani, Paolo Crepet, Alessia Denaro e Davide Rondoni, i due centri della provincia di Siracusa puntano sempre più in alto grazie ad un’offerta turistica di riguardo e, soprattutto, a una lunga serie di eventi in programma che mirano a valorizzare l’arte contemporanea come mostre, festival e rassegne. Si punta, inoltre, alla realizzazione e alla riqualificazione di una serie di spazi e di aree che, per l’appunto, saranno dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea.
Nadia Spada annuncia la candidatura di Palazzolo Acreide e Noto a “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”
A dare notizia e commentare la candidatura inoltrata dai due Comuni siciliani a “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026” è stata l’assessore alla Cultura di Palazzolo Acreide, Nadia Spada. “Non bisogna mai smettere di sognare e di pensare in grande, regalando una visione ad ampio respiro del nostro territorio, al fine di favorire l’inclusione sociale, la partecipazione comunitaria e lo sviluppo sostenibile. Tutto questo non potrà che rafforzare il senso di appartenenza e identità culturale dei cittadini, garantendo un’eredità duratura per le future generazioni. Vogliamo scommettere in una nuova primavera culturale, naturalmente a partire dal coinvolgimento del territorio”, ha affermato.
Il bando del Ministero della Cultura: il 15 settembre i 5 progetti finalisti
Il bando per designare la “Capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026” è stato presentato lo scorso maggio a Roma dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. È stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
Tutte le candidature saranno valutate da una giuria composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi, entro il 15 settembre, un massimo di cinque finalisti. Questi ultimi saranno invitati successivamente a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 14 ottobre.
La giuria, poi, entro fine ottobre, proporrà al ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026”, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.