La mostra vintage “Siracusa in camera oscura”, che racconta la storia della città attraverso foto storiche, verrà inaugurata venerdì 31 maggio, alle 18:30, nei locali di largo Empedocle 9, nella zona della Borgata. È stata promossa dall’associazione “Fototeca” ed è composta da una serie di reperti originali realizzati da fotografi che hanno lasciato il segno come Robert Rive, Giacomo Brogi e Giorgio Sommerfino o il palermitano Tommaso Leone, che operò per tutta la sua vita a Siracusa, producendo numerose e caratteristiche vedute.
La mostra curata da Salvatore Zito è a ingresso gratuito e sarà aperta tutti i giorni tranne la domenica, fino al 30 giugno, dalle 17 alle 20.
Il vedutismo fotografico e i valori in “Siracusa in camera oscura”
La rassegna “Siracusa in camera oscura”, naturalmente, riguarda la città di Siracusa e presenta delle immagini d’epoca che coprono un arco di tempo dal 1870 fino al 1900. Si tratta di un originale percorso che vuole rendere omaggio alla corrente del vedutismo fotografico, di diretta discendenza dall’omonima scuola pittorica da cui, per l’appunto, proprio la fotografia ha ereditato i valori formali. Oltre ad essere il soggetto della mostra, la città siciliana rappresenta il luogo in cui l’associazione “Fototeca” svolge la sua attività di ricerca sui fototipi che la riguardano. Le stampe in mostra, infatti, sono tratte direttamente dal suo archivio.
A fine ‘800 d’altronde la fotografia aveva già raggiunto altissimi livelli d’espressione e proprio in Sicilia molti pionieri trovarono il terreno fertile per i loro studi: dalle forme architettoniche dei paesaggi ai monumenti, si badava soprattutto alla chiarezza dell’immagine, che doveva descrivere il soggetto senza interpretazioni estetiche o artistiche. Il percorso della mostra scorre dunque attraverso le “icone” siracusane fotografate più di un secolo fa in uno stretto legame con il mito del viaggio classico del “Grand tour”.