martedì | 22 Ottobre | 2024
MARCO PETROLITO
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A contraddistinguermi è la passione per la musica e l'arte. Ma amo anche viaggiare ed il buon cibo. E vivo di sport. Giornalista da quasi 20 anni per provare a raccontare e a trasmettere, con la scrittura, le emozioni legate al mio mondo.

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Cavagrande del Cassibile, una passeggiata naturalistica tra panorami e laghetti

Una gita a Cavagrande del Cassibile per scoprire le bellezze della riserva naturale, tra panorami mozzafiato e i caratteristici laghetti

MARCO PETROLITO
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A contraddistinguermi è la passione per la musica e l'arte. Ma amo anche viaggiare ed il buon cibo. E vivo di sport. Giornalista da quasi 20 anni per provare a raccontare e a trasmettere, con la scrittura, le emozioni legate al mio mondo.

Riscoprire gli itinerari più caratteristici che conducono fino alla riserva naturale orientata di Cavagrande del Cassibile apprezzando, anche d’inverno, quello che è uno dei luoghi più belli e amati d‘Italia. È l’intento di chi rispetta e custodisce le bellezze della riserva naturale situata nella Sicilia sud orientale, che, proprio domani, in un periodo dell’anno non certo considerato “d’alta stagione”, potrà essere protagonista della passeggiata naturalistica organizzata dai gruppi “Sicilia slow trekking” e “Due passi trekking“. 

Una gita per amanti della natura a Cavagrande del Cassibile

L’iniziativa prenderà il via alle 10 nella zona del parcheggio Carrubbella, facilmente raggiungibile da Siracusa e da Avola ma anche da Canicattini Bagni e dagli altri centri della provincia. Il percorso durerà circa 6 ore e mezza per un cammino di 8 chilometri di media difficoltà (sono infatti previsti alcuni tratti di sentiero roccioso e accidentale). Anche per questo motivo è consigliabile utilizzare attrezzature da trekking come un bastoncino, delle buone scarpe, un k-way e degli alimenti facili da consumare durante il tragitto.

Come ogni anno, – sottolinea la guida escursionistica Gregorio Chiarenza, uno degli organizzatori dell’iniziativa – in prossimità della primavera andiamo a visitare l’avventurosa e adrenalinica Cavagrande. Quest’anno, tuttavia – ha aggiunto – faremo qualcosa di più, scenderemo attraverso un sentiero poco conosciuto dagli escursionisti abituali. Percorreremo una porzione secondaria della cava dove il botanico Giuseppe Bianca era solito recarsi già nell’Ottocento per i suoi studi sulla flora iblea e che lo portarono alla pubblicazione del volume Flora dei dintorni d’Avola del 1840”.

cavagrande del cassibile

Vedute mozzafiato e laghetti dall’acqua pura e cristallina

La riserva di Cavagrande del Cassibile, sempre più conosciuta in tutto il mondo tra gli appassionati dei luoghi di natura incontaminata, e, nell’ultimo decennio,  frequentata in maniera assidua anche dagli stranieri (soprattutto nel periodo che va da maggio a ottobre), è molto vasta estendendosi su 2760 ettari circa. Comprende anche oltre 10 chilometri del fiume Cassibile, con tratti mozzafiato tra le rocce che ne formano il lussureggiante canyon. Nei punti più profondi raggiunge quasi i 250 metri. 

E le acque fresche e cristalline vengono apprezzate soprattutto d’estate, per un bagno refrigerante dopo la discesa o prima della risalita, facilitata notevolmente dai vari sentieri (più o meno lunghi ed agevoli) che ne consentono la visita a chiunque. Sul versante nord è possibile osservare un piccolo agglomerato di abitazioni rupestri, comunemente noto come Grotta dei Briganti. A nord-est, invece, sorgono varie necropoli antiche dove sono stati trovati ricchi corredi tombali e materiale ceramico.

Cavagrande del cassibile
Cavagrande del Cassibile, una passeggiata naturalistica tra panorami e laghetti 3

Prevista anche la visita alla “galleria” che trasporta l’acqua dalla Prisa

Le escursioni nel sito naturalistico prevedono spesso, come del resto anche quella di domani (sabato 9 marzo), la caratteristica visita del tratto finale della condotta che taglia il fianco destro idrografico della cava, in una sorta di galleria che trasporta l’acqua prelevata alla Prisa portandola fino alle vasche di carico della centrale Enel. Le centrali lungo i fiumi Cassibile e Alcantara, del resto, sono di notevole interesse storico essendo legate agli studi pionieristici di due giovani ingegneri, Angelo Omodeo ed Emerico Vismara, che aprirono in Sicilia la strada allo sfruttamento idroelettrico. L’impianto del Cassibile, in particolare, può vantarsi d’essere il più antico della Sicilia essendo stato realizzato nel 1908.

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