Leggere è, in sé, un atto eretico: oggi più che mai. Un’esortazione alla resistenza, all’indipendenza del pensiero, alla curiosità, all’espansione degli strumenti di comprensione di una realtà sempre più complessa e sfuggente. Soprattutto, un invito alla battaglia continua contro la rassegnazione, l’indifferenza e la retorica vuota che vortica nel sempre più caotico, chiassoso e falsificante chiacchiericcio dei social media. Un corollario dal quale discendono i tanti filoni editoriali che, anche quest’anno, troveranno nel grande cortile porticato del Parco Villa Filippina, storico luogo d’aggregazione nel centro di Palermo, la loro cassa di risonanza. È quella di Una Marina di Libri, il festival dell’editoria indipendente che dall’8 all’11 giugno celebrerà la sua quattordicesima edizione con oltre 200 appuntamenti distribuiti su 7 palchi, la presenza di 75 editori e un filo conduttore forte: ‘il fascino dell’eresia’, appunto. Tema, questo, ripreso dal manifesto 2023 firmato dal fotografo paesaggista Max Serradifalco che focalizza l’obiettivo su una delle più importanti e ‘eretiche’ opere di land art del mondo, il Grande Cretto realizzato a Gibellina da Alberto Burri sopra le rovine del terremoto del Belice di 55 anni fa.
Una rassegna, quella di quest’anno, ricca di ospiti e di contaminazioni culturali. Oltre agli editori, il fitto parterre di scrittori, poeti, accademici, giornalisti, fumettisti, e ancora, di fotografi, illustratori, magistrati e rappresentanti di associazioni, darà vita per 4 giorni, dalle 16.30 (giorno 8) e dalla tarda mattinata fino a tarda sera nelle altre giornate, a un ‘villaggio della parola’ dove linguaggi diversi si intrecceranno in forma di presentazioni, spettacoli, reading, mostre e seminari. A guidare la kermesse, per il terzo anno consecutivo il giornalista e romanziere Gaetano Savatteri:
: “Le parole sono pietre – dice l’autore dei racconti gialli incentrati sui personaggi dell’ex giornalista Saverio La Manna e dell’amico Peppe Piccionello, diventati famosi con la serie televisiva di Makari -. Pietre miliari del nostro pensiero, così come pietre da lanciare contro il muro dei luoghi comuni, oppure, come quelle del Cretto di Burri, pietre trasformate da macerie in un monumento che è testimonianza viva”. Il ‘fascino dell’eresia’ – spiega – allude alle storie di tanti siciliani eretici. A cominciare da Fra Diego La Matina che, come ricostruisce Leonardo Sciascia in ‘Morte dell’Inquisitore’, si ribellò al sistema che lo bollava come eretico di ‘tenace concetto’ e riuscì a ribaltare quell’accusa nel migliore apprezzamento. Oggi, quel ‘tenace concetto’ è la maniera di difendere l’idea di libertà e di tolleranza attraverso l’impegno comune di editori e sponsor nel realizzare questa nuova edizione di Una Marina di Libri: eretica perché cancella in Sicilia il peccato di fare”. Il riferimento è alla storia e alla portata di una manifestazione cresciuta di anno in anno in termini di partecipazione di pubblico e di movimentazione di editori da tutta Italia, soprattutto quelli indipendenti, un segmento economico rilevante, che, ancora, dopo 14 anni, sconta le conseguenze della garbata indifferenza delle istituzioni: “anche quest’anno i contributi pubblici sono talmente scarsi che quando si ascolta un amministratore parlare di promozione culturale viene da sorridere”.
Numerosi saranno gli appuntamenti incentrati sulla legalità, l’inclusione e a solidarietà. Tra le sezioni più attese, quella dedicata agli ‘scrittori che ci mancano’, che prevede focus su Italo Calvino, Sylvia Plath e Vitaliano Trevisan. In particolare, nella serata iniziale dell’8 giugno si ricorderà la figura don Pino Puglisi, del quale quest’anno ricorre il trentesimo anniversario dell’omicidio nel quartiere di Brancaccio. A rievocare il messaggio e l’esempio del sacerdote beatificato nel 2013 sarà l’arcivescovo metropolita di Palermo Corrado Lorefice che converserà con la giornalista Elvira Terranova.
E nei giorni successivi si parlerà di dipendenze digitali, di street food, di geopolitica e di storia, come quella del lager di Mathausen, ricostruita dal giornalista Leone Zingales nel suo libro edito dall’editore palermitano Mohicani che lo stesso autore presenterà nella serata di venerdì 9 giugno. Quasi in contemporanea uno degli eventi cloud dell’intera manifestazione: l’incontro con Gianrico Carofiglio, che dialogherà con Gaetano Savatteri sulla sua vicenda di scrittore e sulla ‘forza e la manutenzione delle parole’.
Tra gli altri appuntamenti, il racconto sulla bellezza e della dignità degli ultimi del fotoreporter Tano d’Amico che nel pomeriggio del 10 giugno presenterà Il suo libro ‘Orfani del vento. L’autunno degli zingari’; e, la sera dell’11 giugno la presentazione del libro ‘Agrigento intima’, di Angelo Pitrone. Un’occasione, quest’ultima, per penetrare nei miti e nei vizi secolari della città decantata da Pindaro che si appresta al ruolo di capitale culturale italiana tra un anno e mezzo.
“Una marina di Libri torna a celebrare la gioia della conoscenza – rimarca Maria Giambruno, ideatrice e direttrice esecutiva dell’evento. Quest’anno lo farà aprendosi sempre di più ai linguaggi contemporanei: cinema, fotografia, teatro, musica e arti platiche. Una festa che ci ricorda il valore della parola e della relazione esaltando la convivenza tra le generazioni e rivolgendosi a un pubblico che va dai bambini agli anziani”. Concerti e spettacoli teatrali si susseguiranno sia di giorno che nelle ore serali.
Si confermano anche quest’anno il gemellaggio tra Una Marina di Libri e Radicepura, il parco botanico di Giarre diretto da Mario Faro e la collaborazione con l’azienda vitivinicola Tenute Orestiadi, con wine bar e palco dedicato.
Tra gli scrittori famosi attesi nella 4 giorni palermitana anche Niccolò Ammaniti, Alessandro Barbero, Antonio Manzini e Fulvio Abbate.
articolo di Antonio Schembri
