Arte, cultura, storia e tanta, tantissima bellezza. Un vero e proprio tesoro del patrimonio storico-artistico della città di Palermo. Villa Lampedusa, la settecentesca dimora della famiglia dei Principi Tomasi, torna a splendere dopo i lavori di restauro e di recupero architettonico durati oltre due anni. Immersa nel verde della Piana dei Colli, la Villa è stata riqualificata privatamente grazie alla volontà e agli investimenti di Tommaso Dragotto, attuale proprietario del bene: “Il grado di civiltà di un popolo – si legge in una targa all’ingresso della dimora – è testimoniato dalla bellezza che esso ha prodotto, proteggerla e custodirla è un dovere morale verso ogni generazione futura”.
Oggi la residenza riapre con il nome di Villa del Gattopardo, location d’eccellenza, esclusiva ed elegante. È dotata di dieci ampie suites, di cui due deluxe, arredate con eleganti mobili d’epoca, dove ogni oggetto racconta la sontuosità e la raffinatezza della nobiltà siciliana. La residenza gode di un ampio parco lussureggiante, di un agrumeto e del giardino degli odori che conferiscono alla Villa il fascino delle antiche residenze estive tipiche dell’aristocrazia siciliana. L’ampia corte d’ingresso è caratterizzata da uno scalone a doppio braccio che conduce al piano nobile con i classici saloni a enfilade. La pavimentazione originale, gli affreschi del Fumagalli e gli stucchi arricchiscono e abbelliscono ogni sala di Villa del Gattopardo. All’interno della residenza è stata realizzata anche una SPA a disposizione degli ospiti e, su prenotazione, aperta anche per la clientela esterna. E poi nel grande parco della Villa, luogo di quiete dove poter godere dei colori e dei profumi stagionali, si può ammirare la grande fontana, animata con giochi d’acqua a ritmo di sinfonie ottocentesche e con effetti luminosi e colorati, e fiamme di fuoco. “La dimora nasce come residenza agricola e non gentilizia – racconta la restauratrice Katia Balistreri – però ciò che abbiamo ritrovato sotto tutti questi strati di colore e di intonaco dimostra che i proprietari erano amanti del bello e avevano buon gusto. Il primo piano è stato costruito successivamente, dopo essere stata affidata all’architetto Giovanni Del Frago che si è occupato della riconfigurazione della villa”. Ad occuparsi del restauro anche Franco Di Peri.
La Villa è sede della fondazione Tommaso Dragotto, istituzione nata nel 2006 e che si occupa di iniziative di promozione artistico-culturali e di utilità sociale. “Amo l’arte, la storia e la mia Patria: la Sicilia. Quando si è presentata l’occasione di restaurare questa Villa – ha detto Dragotto – mi sono totalmente buttato in questa scommessa. Avevo voglia di ridare un tesoro prezioso alla mia città. La residenza era totalmente disastrata e ci sono voluti sei milioni di euro per ricostruirla, oltre che un grande dose di coraggio. 200 mila euro sono, invece, i finanziamenti dell’Unione Europea che però non ho ancora ricevuto”.
A curare gli eventi di Villa del Gattopardo, sarà la wedding planner Rita Mineo con il ruolo di Event manager.
Se questo contenuto ti è piaciuto, segui il nostro blog o i nostri canali social: Facebook, Instagram
articolo di Antonella Rizzuto