Oggi uno dei requisiti per accettare un appuntamento non è più lo status sociale o l’aspetto fisico, ma qualcosa di decisamente più profondo: la salute mentale. È per questo motivo che molti giovani e non solo apprezzano che l’altro sia (o sia stato) in terapia. Non si tratta di un’impressione, ma di un trend consolidato. I dati pubblicati dall’app di incontri Hinge nel 2022 rivelano che il 91% degli utenti preferisce scegliere un partner che va in terapia, che l’89% dei single ha più probabilità di ottenere un secondo appuntamento se menziona la terapia al primo date e che il 97% delle persone preferisce uscire con qualcuno che si prende cura attivamente della propria salute mentale. La terapia, un tempo vista come un segnale di debolezza o di difficoltà, è quindi diventata una green flag, ovvero un indicatore positivo che suggerisce maturità emotiva e disponibilità a costruire una relazione sana.
Perché la salute mentale è così attraente?
Una persona che va in terapia viene percepita come più consapevole di sé, aperta alla comunicazione e capace di lavorare sui propri problemi, senza riversarli sul partner. Non solo: chi affronta un percorso psicologico è spesso più predisposto a costruire relazioni equilibrate, senza trascinarsi dietro dinamiche tossiche del passato.
In un’epoca in cui l’emotional intelligence è sempre più apprezzata, mostrarsi vulnerabili, riflessivi e in grado di elaborare le proprie emozioni è un punto a favore. Andare in terapia non è quindi più solo una scelta personale, ma un vero e proprio segnale di affidabilità relazionale.
Attenzione alle conseguenze negative
Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Il fatto che la terapia sia diventata un criterio di selezione nei dating porta con sé alcune criticità:
- L’effetto moda: alcune persone potrebbero dichiarare di essere in terapia solo per aumentare le proprie possibilità di ottenere un appuntamento, senza in realtà aver mai intrapreso un percorso psicologico.
- Difficoltà a parlarne: per molti può essere complicato condividere esperienze personali legate alla salute mentale, specialmente con qualcuno appena conosciuto.
Nonostante ciò, il tabù sulla terapia sta progressivamente scomparendo, soprattutto tra i più giovani.
Terapia e non solo: le nuove tendenze nel mondo degli appuntamenti
Negli ultimi anni, ad ogni modo, il modo in cui si vivono le relazioni sta cambiando. Sempre più persone cercano connessioni autentiche, libere da giochi mentali e aspettative irrealistiche. Ecco tre nuove tendenze che riflettono questa trasformazione:
- Loud Looking: dichiarare apertamente i propri sentimenti, desideri e bisogni, senza paura di essere giudicati o di doversi adattare alle aspettative altrui.
- Kiss-Met: vivere gli incontri con maggiore spontaneità, lasciando che le cose accadano senza troppe pressioni o piani prestabiliti.
- Nano-Ships: creare momenti romantici attraverso gesti semplici e quotidiani, dimostrando che la qualità di una relazione non dipende da grandi gesti, ma dalla cura e dall’attenzione reciproca.
Oggi insomma non è più sufficiente essere affascinanti o avere un buon lavoro: l’elemento che fa davvero la differenza è la consapevolezza emotiva. Andare in terapia non significa avere problemi, ma voler crescere e migliorarsi. È proprio questa predisposizione che attrae sempre più persone.