È giunta ormai alla sua ventitreesima edizione Mater Agata, una mostra di abiti e costumi dedicati alla Santa Patrona etnea che nasce dalla sinergia con l’Accademia di Belle Arti di Catania e che ha coinvolto tanti studenti. A curare l’esposizione, presentata in anteprima martedì 28 gennaio 2025, è stata la docente di storia del costume per lo spettacolo Maria Liliana Nigro, che ha sottolineato l’importanza che essa ha per l’intera collettività, in quanto occasione per ricordare le proprie tradizioni e per onorare le celebrazioni agatine.
La mostra Mater Agata
L’esposizione Mater Agata comprende ben 117 abiti (10 dei quali già svelati) realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Tra questi ne verranno premiati quattro con borse di studio che consentiranno ai vincitori di portare avanti il percorso artistico. Nel corso della “mostra d’amore”, così come è stata ribattezzata nel corso della conferenza stampa, gli abiti saranno esposti su busti sartoriali per un’esperienza ancora più autentica e per meglio apprezzarli nella loro meticolosità e particolarità.
Mater Agata vedrà inoltre la partecipazione di ben 43 associazioni umanitarie, che sfileranno durante la serata di inaugurazione della mostra prevista per venerdì 31 gennaio alle ore 20:00 nella cornice di Palazzo Minoriti. La mostra sarà poi fruibile gratuitamente fino al 6 febbraio.
Sant’Agata come madre universale
La mostra è un mix tra arte, fede ed anche memoria dove Agata è madre universale che protegge le donne ed abbraccia il suo popolo con l’amore incondizionato per l’appunto di una madre. Durante la conferenza stampa di presentazione di Mater Agata sono stati tanti i momenti di spessore culturale, ma il culmine lo si è raggiunto con la sfilata degli abiti appartenenti alle precedenti edizioni, sulle note del baritono Matteo Siculo per un tocco ancora più sofisticato.
È proprio qui che è stata messa in evidenza la figura di Sant’Agata come madre universale. Tutte le ragazze hanno sfoggiato gli abiti accompagnate dalle madri. Sono proprio queste ultime, infatti, il fulcro della mostra. Protagoniste in tantissime forme: da Felicia Bartolotta, vedova Impastato e simbolo di lotta e resilienza contro la mafia, alle madri dei quartieri più popolari della città e a quelle che affrontano le malattie dei propri bambini.
La madrina di Mater Agata è Giusi Malato
Tra i presenti alla conferenza stampa anche da Giusi Malato, madrina di Mater Agata nonché membro della giuria che voterà gli abiti migliori. L’ex pallanuotista ed allenatrice catanese ha sottolineato nella commozione generale la sua gratitudine per l’invito ricevuto dalla professoressa Nigro: “Sono abituata a giocare ma non a parlare davanti ad una platea così affollata. Ringrazio Liliana Nigro per avermi scelta. Le cose non accadono mai per caso”. La sportiva ha raccontato del suo legame con Sant’Agata e la città di Catania, nonché della perdita recente della madre.