giovedì | 12 Dicembre | 2024
Francesco Greco
Francesco Greco
Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia.

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Perfezionismo, quando un atteggiamento diventa patologico: i sintomi e come guarire

Il perfezionismo può condizionare in modo importante la quotidianità delle persone, diventando talvolta patologico: l'ambizione rappresenta in questi casi un ostacolo al proprio benessere. I consigli dello psicologo per accettare i propri limiti

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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia.

Il perfezionismo è spesso visto come una qualità positiva, una spinta verso l’eccellenza che ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi: il desiderio di fare tutto “alla perfezione”, tuttavia, può diventare patologico. Se opprimente, può trasformarsi in una trappola emotiva, limitando il nostro potenziale e minando il nostro benessere. La paura di sbagliare, che spesso accompagna questo atteggiamento, è capace di paralizzare le nostre azioni e ridurre la capacità di accettare noi stessi per quello che siamo. Ma cosa si cela davvero dietro questo problema e come possiamo imparare a liberarcene?

Perfezionismo: l’illusione di controllo e la paura di sbagliare

Il perfezionismo nasce spesso dal desiderio di avere tutto sotto controllo. Perfezionare ogni dettaglio ci dà l’illusione di essere protetti da critiche, fallimenti o rifiuti. Tuttavia, questa ricerca incessante può diventare estenuante. Ogni errore, per quanto piccolo, viene percepito come una minaccia alla nostra autostima, portandoci a sentirci inadeguati o addirittura falliti. In realtà, il perfezionismo non elimina gli errori, ma li amplifica, facendoci concentrare solo su ciò che non va. Questo atteggiamento può impedirci di vedere i nostri progressi e di goderci le vittorie lungo il percorso.

La paura di sbagliare, strettamente legata al perfezionismo, può diventare un blocco importante. Quando evitiamo di intraprendere azioni per timore del giudizio degli altri o di non essere semplicemente “abbastanza bravi”, rinunciamo a esperienze che potrebbero arricchirci. Questo freno, spesso alimentato da aspettative irrealistiche, ci spinge a procrastinare, rimandare o persino evitare compiti che ci sembrano troppo impegnativi.

Ad esempio, un giovane professionista potrebbe rifiutare un progetto interessante perché teme di non essere all’altezza. Allo stesso modo, nella vita privata, qualcuno potrebbe evitare di iniziare una nuova relazione per paura di commettere errori. In entrambi i casi, il perfezionismo limita le opportunità di crescita e felicità.

perfezionismo 2 - Be Sicily Mag

Come guarire dal perfezionismo

Guarire dal perfezionismo non significa abbandonare la ricerca di miglioramento, ma accettare che gli errori fanno parte del processo di apprendimento. Ecco alcune strategie utili:

  • Riformulare il concetto di errore
    Gli errori non sono un fallimento, ma un’opportunità per imparare. Ogni volta che sbagliamo, acquisiamo nuove informazioni su come migliorare. Cambiare la percezione dell’errore può aiutarci a sentirci meno spaventati e più aperti al cambiamento.
  • Accettare l’imperfezione
    Nessuno è perfetto, questo è ciò che ci rende umani. Riconoscere i propri limiti è un segno di forza, non di debolezza. Lavorare sulla propria autocompassione, ovvero trattarsi con la stessa gentilezza che riserviamo agli altri, può essere un grande alleato in questo processo.
  • Impostare obiettivi realistici
    Spesso, il perfezionismo nasce da aspettative irraggiungibili. Iniziare con piccoli passi e obiettivi raggiungibili può aiutare a costruire fiducia nelle proprie capacità. Ad esempio, invece di cercare di completare un progetto interamente in un giorno, possiamo suddividerlo in tappe più gestibili. 
  • Sperimentare il “buono abbastanza”
    Non tutto ciò che facciamo deve essere impeccabile. In alcune situazioni, un lavoro “sufficientemente buono” è abbastanza. Accettare di non poter essere al massimo in ogni aspetto della nostra vita ci libera da un peso inutile.
  • Coltivare la gratitudine
    Concentrarsi su ciò che abbiamo già raggiunto, invece che su ciò che manca, può aiutare a ridurre l’ansia legata al perfezionismo. Scrivere un diario della gratitudine, annotando i successi quotidiani, può essere un esercizio semplice ma efficace.

Liberarsi dalla trappola del perfezionismo richiede ad ogni modo tempo e pazienza. È un processo graduale che implica accettare se stessi nella propria unicità. Il primo passo è riconoscere che il valore di una persona non dipende dalla perfezione, ma dalla capacità di affrontare la vita con autenticità. Abbracciare l’imperfezione non significa accontentarsi, ma aprirsi a nuove possibilità, senza il peso del giudizio costante. In questo modo, la paura di sbagliare si trasforma in curiosità e ogni errore diventa un passo verso la nostra versione migliore.

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