lunedì | 16 Dicembre | 2024
Alessia Anselmo
Alessia Anselmo
Giornalista sportiva dal 2013, professionista dal 2023. Ama raccontare i personaggi e le storie che stanno dietro al risultato agonistico. Laureata in lingue moderne e specializzata in giornalismo, tra le sue passioni ci sono i viaggi, la lettura e le serie tv. È incuriosita dalle nuove tecnologie e non vede l’ora di scoprire dove ci porteranno.

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Rete dei musei comunali di ANCI Sicilia: un nuovo sistema per promuovere lo sviluppo turistico e culturale dell’Isola

Anci Sicilia, l’associazione dei comuni siciliani, attiva la Rete dei musei comunali che raccoglie attualmente 200 siti museali, distribuiti su 85 comuni dell’Isola, con l’obiettivo di creare un unico museo diffuso sul territorio che faccia da attrattore per il turismo. Sono già diverse le iniziative pilota, come eventi, attività di formazione e campagne di comunicazione

Alessia Anselmo
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Giornalista sportiva dal 2013, professionista dal 2023. Ama raccontare i personaggi e le storie che stanno dietro al risultato agonistico. Laureata in lingue moderne e specializzata in giornalismo, tra le sue passioni ci sono i viaggi, la lettura e le serie tv. È incuriosita dalle nuove tecnologie e non vede l’ora di scoprire dove ci porteranno.

La Sicilia è una terra di tesori nascosti, gemme preziose che rischiano di sparire se isolate le une dalle altre. È con questa idea che nasce la Rete dei musei comunali di Anci Sicilia. Un “arcipelago” di progetti che punta a valorizzare i musei civici, mettendoli in collegamento e, quindi, rendendoli più facilmente raggiungibili anche dai nuovi viaggiatori. Il turismo esperienziale, infatti, è una delle nuove frontiere del viaggio. I turisti non sono più semplici osservatori passivi, bensì partecipano attivamente alla cultura e alla vita locale dei luoghi che visitano. Questo tipo di turismo si concentra su esperienze autentiche, spesso lontano dai classici circuiti, permettendo ai viaggiatori di immergersi nelle tradizioni, nei costumi e nelle attività quotidiane delle comunità locali, contribuendo anche al loro sostegno economico e promuovendo uno sviluppo sostenibile e responsabile. 

La nascita della Rete dei musei comunali della Sicilia voluta da Anci

Da soli, i singoli musei o anche i singoli Comuni, non sempre hanno la possibilità di investire in progetti di valorizzazione e promozione dei propri siti culturali. La Rete dei musei comunali di Anci Sicilia mira proprio a promuovere la cultura e le tradizioni siciliane, rendendo più visibili nel mercato globale i borghi caratteristici e i musei civici attraverso un sistema interconnesso e innovativo. Tra visite guidate, laboratori per i più piccoli ed eventi, non necessariamente legati alle collezioni presenti nelle sale, considerando che il 98% dei turisti effettua le proprie ricerche su Internet, Anci Sicilia ha ideato un sito web in cui sarà possibile effettuare ricerche per territorio, per aree tematiche di interesse e parole-chiave. Un contenitore che pian piano si va ampliando.

Attraverso l’adesione dei primi 200 siti museali distribuiti su 90 Comuni, il primo passo è già stato fatto. L’obiettivo ambizioso è coinvolgere tutti e 391 i Comuni dell’Isola, per trasformare realmente la Sicilia in un unico paesaggio museale, un unico museo diffuso sul territorio. Il progetto sarà, inoltre, utile in vista degli appuntamenti del 2025, che vedranno i riflettori puntati su Agrigento, “Capitale della cultura” e su tutta la Sicilia come “Regione europea dell’enogastronomia”, prima in Italia a ottenere questo prestigioso riconoscimento assegnato dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism (Igcat).

anci marionette - Be Sicily Mag
Il Museo dell’Opera dei Pupi

Il presidente di Anci Sicilia Paolo Amenta e il segretario generale Mario Alvano spiegano il progetto

Mettere in collegamento i siti museali per arrivare a connettere tutta la Sicilia attraverso i suoi 391 Comuni. La Rete dei musei comunali ideata da Anci Sicilia è solo il primo passo. L’obiettivo è ambizioso e rappresenta un “cambio di mentalità”, come sottolineano il presidente e il segretario generale dell’associazione, Paolo Amenta e Mario Alvano: “Per i singoli enti locali, o ancor di più per i singoli musei civici, le difficoltà a gestire e valorizzare il proprio patrimonio culturale sono enormi”. Quali sono le sfide e le opportunità offerte dal progetto?  “Ci sono alcune eccezioni – spiega il presidente Amenta – ma la maggior parte dei Comuni non dispone delle risorse umane ed economiche necessarie, e quindi, è costretta a relegare la cultura in fondo alla lista delle priorità. La Rete dei musei comunali vuole diventare il simbolo di un modello possibile, dimostrando che i Comuni, è vero, da soli non riescono a gestire tutto, ma insieme possono moltiplicare le loro forze. E quello che si può fare per i musei lo si può fare anche per tutti gli altri servizi”.

L’iniziativa, che comprende anche un progetto di marketing e comunicazione, è una vera e propria operazione complessa per connettere in un’unica rete quelli che ad oggi sono 200 luoghi diversi, ma che giorno dopo giorno aumentano in numero e che alla fine potrebbero essere circa mille, se si prendono in considerazione solo i musei civici. L’idea è quella di attirare nuovi visitatori in uno dei musei e permettere loro, attraverso una finestra virtuale, di sbirciare verso altri 199 luoghi, per scoprire altri tesori della zona, mettendo in collegamento innanzitutto i siti museali del singolo territorio o, al contrario, collegando poli lontani, ma che sono accomunati dalla stessa area di interesse. Un’operazione così vasta può, quindi, contribuire al ripopolamento di luoghi che, altrimenti, rischiano di scomparire. “La Rete – sottolinea il segretario generale Alvano – è un arcipelago di progetti, tra eventi, attività di formazione e promozione”. Si punta a sostenere chi ha più bisogno e a fornire servizi di qualità agli enti che sono già organizzati.

a cielo aperto - Be Sicily Mag
Il segretario generale Mario Alvano e il presidente Paolo Amenta

La Rete dei musei comunali mira anche a migliorare l’infrastrutturazione, rendendo i musei più accessibili e interessanti, integrando aree didattiche e accessi per disabili e utilizzando strumenti come i QR code per offrire guide fisiche e virtuali. Non si tratta solo di migliorare l’accessibilità, ma anche di rendere vivo e interessante lo spazio museale con iniziative come la presentazione di libri o convegni e conferenze su temi che non per forza devono essere legati al tipo di collezione fruibile nelle sale.

Il cambiamento culturale, per Anci Sicilia, inizia dalla cultura in senso stretto per arrivare alla creazione di una rete tra Comuni in tutti gli ambiti, che possa anche creare posti di lavoro, dando una spinta all’economia dei territori e migliorandone, dunque, i servizi. Per questo, la visione complessiva della Rete museale dell’associazione non si limita a valorizzare il patrimonio dei singoli enti locali. Al contrario, punta al coinvolgimento in futuro anche dei privati e della Chiesa. “Spesso – fanno notare Amenta e Alvano – nei piccoli borghi non è presente un museo civico, ma le matrici, ad esempio, custodiscono tesori antichi e preziosi, che, se ben visibili e promossi all’interno della Rete, porterebbero più visitatori”. Discorso simile anche per le case-museo, per lo più regionali. “Considerando che la maggior parte dei Comuni siciliani, ben 212, sono al di sotto dei 5 mila abitanti, Anci fornirebbe il giusto supporto per la creazione di un registro dei musei privati”, è la proposta.

borghi - Be Sicily Mag
I piccoli borghi sono al centro del progetto

Come integrare i musei in percorsi più ampi, creando relazioni profonde con i territori e utilizzando i social e gli opinion leader per nuove forme di passaparola? A progetto appena avviato, sono già diverse le iniziative pilota, come eventi, attività di formazione per almeno 200 operatori alla volta e campagne di comunicazione, ma si pensa già a protocolli d’intesa con le scuole, per inserire i musei della rete tra le mete delle gite scolastiche, o con cooperative, che possano realizzare visite guidate in piccole sottoreti di musei, per raccontare un singolo territorio. A finanziare i progetti pilota c’è anche l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, grazie al progetto che ha come capofila la Fondazione MeNo, presieduta da Roberto Albergoni, anche se tra i partner figurano già enti come l’Università degli studi di Palermo. La Rete è stata di recente presentata all’Ars e in quella occasione tra i partner del convegno hanno figurato anche Icom Italia, il principale network di musei e professionisti museali, ed Enit, l’agenzia nazionale del turismo, che in futuro potrebbero aiutare Anci Sicilia a promuovere l’immagine unitaria dell’offerta turistica siciliana, favorendone la commercializzazione a livello nazionale e internazionale. “Tra i nuovi flussi di viaggiatori – ricordano Amenta e Alvano – ci sono anche quelli legati al turismo delle radici. Il turismo di ritorno, infatti, è un tipo di turismo che si rivolge a coloro che desiderano esplorare le proprie origini familiari e culturali, riscoprendo le tradizioni, la storia e i luoghi d’origine dei loro antenati”.

Per autofinanziarsi, la Rete museale guarda oltre il “biglietto unico”: “Siamo al lavoro per intercettare fondi regionali, nazionali e, soprattutto, dell’Unione europea, ma guardiamo anche alle camere di commercio all’estero – affermano Amenta e Alvano – sfruttando come una vetrina le expo in giro per il mondo in cui la Regione siciliana, o la Sicilia, è presente a vario titolo”. Far rete diventa così un’occasione di sviluppo per i territori locali, dai più consolidati a quelli più piccoli, ma anche di nuove interazioni istituzionali con e per la Sicilia. “Il vero messaggio che sta dietro alla Rete dei musei civici – concludono il presidente e il segretario generale dell’associazione – rappresenta non solo la valorizzazione del patrimonio comunale, ma anche la creazione di nuove professionalità e il racconto dei territori, come pezzi importanti di una vetrina che restituisce l’immagine del territorio stesso. Il cambiamento nel modo di viaggiare, con il turismo esperienziale che fino a poco tempo fa era solo di nicchia, nei prossimi anni coinvolgerà milioni di persone. Noi dobbiamo farci trovare pronti, dobbiamo fare rete”. 

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Il Museo Archeologico di Francavilla di Sicilia

Cos’è Anci Sicilia

Anci Sicilia è un’associazione di Comuni o unioni di Comuni, Città Metropolitane e liberi Consorzi di Comuni. Lo scopo dell’associazione è la piena attuazione della pari dignità costituzionale tra tutti i livelli di governo della Repubblica e dell’Unione europea, attraverso la tutela, la rappresentanza e il coordinamento delle autonomie locali e dei diritti dei loro aderenti. L’Anci Sicilia ha sede a Palermo. Le finalità dell’associazione sono essenzialmente di rappresentanza, garanzia e partecipazione nelle attività e nelle relazioni tra i Comuni siciliani e gli organi della Regione siciliana, dello Stato e dell’Unione europea per affermare principi, funzioni e competenze specifiche dei Comuni nel sistema regione, Paese ed Europa.

Inoltre, Anci Sicilia studia e propone l’adozione di misure atte a sollecitare la partecipazione dei cittadini alla vita delle autonomie locali e partecipa, anche in collaborazione con Anci nazionale, alle attività di cooperazione allo sviluppo che possano riguardare la Regione siciliana. Tra le attività di promozione dei rapporti tra i diversi Comuni al fine di formulare scambi di buone pratiche e progetti comuni, la Rete dei musei comunali rappresenta uno dei progetti più ambiziosi.

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