lunedì | 16 Dicembre | 2024

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Martina Panno nella sua prima personale: a Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba

Martina Panno racconta un’arte che va ben oltre l’esito tecnico e formale, collocandosi stilisticamente al di fuori del pattern dei generi codificati

La pittura di Martina Panno è emozione allo stato puro, radicalizzata nel colore e nell’energia rutilante, elementi che creano una connessione diretta e a tratti ipnotica con l’osservatore, ammaliato dal lirismo cromatico e dalla libertà espressiva che attraversano tutti i dipinti. 

La sua prima personale, inaugurata sabato 14 dicembre negli spazi di Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba in corso Vittorio Emanuele 382 a Palermo, mette già in luce il talento istintivo e l’unicità del linguaggio della giovane artista autodidatta, perfettamente a suo agio nell’astrattismo così come nella ritrattistica. 

La poetica e le ispirazioni nell’arte di Martina Panno

Una poetica che trae le mosse dall’inconscio e dalle sensazioni, sospesa tra onirismo e rappresentazione della realtà. L’amore per la pittura appartiene sin da bambina a Martina Panno, palermitana, classe 1993, studi classici, titolare di un brand nel settore cosmetico e impegnata in varie attività anche nell’ambito dello spettacolo. Qua e là, echeggiano assonanze culturali ed emotive con l’action painting di Jackson Pollock ma è l’originalità dell’interpretazione a prevalere. 

È lei stessa ad ammettere di utilizzare l’arte come cassa di risonanza di emozioni e sentimenti altrimenti destinati a rimanere silenti: il suo approccio alla pittura, legato all’impeto del momento, è primigenio e coinvolgente, orientato alla sperimentazione e all’innovazione. Lo sguardo dell’artista si posa su luoghi, pensieri e stati d’animo, restituendoli allo spettatore attraverso la potenza delle percezioni e al netto di qualsiasi oggettivazione. 

martina panno

Astratto e concreto si mischiano nelle opere di Martina Panno

È proprio questa la forza della pittura di Martina Panno, perfetta sintesi conciliativa tra indeterminatezza e concretezza: la nozione di libertà assoluta declinata su tela e l’invito, rivolto a chi osserva, a vivere l’arte come esperienza personale senza didascalie e specifici “messaggi” da recepire. “Tutto ciò – spiega l’artista – ha molto a che fare con il rispetto nei confronti di chi osserva le mie opere: voglio che ognuno si senta libero di trarne i significati e le riflessioni che più gli aggradano”. 

“L’arte contemporanea -osserva- va nella direzione della libertà assoluta: oggi più che mai, la tecnica appare in secondo piano rispetto alla personalità dell’artista e alla sua visione del mondo”. In tal senso, l’astrattismo rappresenta di certo la dimensione esplorativa ideale: un linguaggio visuale di forme e colori avulsi dalla rappresentazione di oggetti reali. 

martina panno

Comunicazione con lo spettatore

Nel caso di Martina Panno, l’esito è una pittura che si fonda su una vibrante dialettica con lo spettatore: le sue opere sono destinate a stimolare riflessioni sulla condizione umana, scavando nel terreno profondo dell’istintualità e dell’attitudine contemplativa, anche grazie al sapiente utilizzo del colore che diviene a tutti gli effetti uno strumento narrativo. 

In un simile contesto “libertario”, appare chiaro che, chi fa arte, non può rimanere avulso rispetto ai grandi temi sociali: al contrario, è parte integrante delle dinamiche e delle trasformazioni culturali in atto. L’abilità di Martina Panno nel raccontare la vita attraverso l’arte affascina e conquista e possiede un tratto universale e persino catartico: al di là dei singoli vissuti, ciascuno può ritrovare frammenti di sé nelle opere.

Una potenzialità emersa sin dal giorno in cui, senza troppe aspettative, l’artista decise, nel 2023, di diffondere le sue creazioni pittoriche attraverso i social: il feedback fu straordinario, in termini di curiosità, gradimento e attenzione.

martina panno

Debutto della giovane artista

L’apprezzamento registrato -anche da addetti ai lavori di indubbio spessore quali il critico Plinio Perilli e il poliedrico artista Josè Van Roy Dalì, figlio del Maestro Salvador Dalì – è oggi tesaurizzato nella personale, che rimarrà fruibile fino al prossimo 15 gennaio, visitabile tutti i giorni con ingresso gratuito dalle 11.00 alle 18.00.

Un debutto molto più che interessante, che suona quasi come una promessa: Martina Panno possiede tutte le caratteristiche per svettare nello scenario artistico contemporaneo e c’è da scommettere che di lei si sentirà parlare ancora a lungo e in termini lusinghieri. Malgrado la giovane età e la conseguente brevità del percorso artistico compiuto a oggi, ha già partecipato ad alcuni concorsi nazionali ed esposto in diverse gallerie italiane e anche all’estero: a Dubai, per esempio. 

Inoltre, ha già partecipato a qualche collettiva: un’esperienza che non esclude di ripetere, ma all’orizzonte prossimo venturo ci sono soprattutto nuove personali, mezzo privilegiato per comunicare con il pubblico. 

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