Dall’inserimento lavorativo di persone con disabilità alla coltivazione biologica di prodotti agroalimentari di alta qualità che sono finiti sulle tavole dei potenti del mondo al G7 Agricoltura a Ortigia a fine settembre scorso. La storia della cooperativa sociale I locandieri inizia nel 2005 a Marsala e attraversa questi ultimi 19 anni nel segno dell’inclusione, di una nuova formula di ospitalità e di un’agricoltura sostenibile. Daniela Filardo, presidente, ha raccontato i primi passi e svelato i progetti futuri a Be Sicily Mag.
Gli inizi de I locandieri, una nuova formula per i servizi al turismo
“Abbiamo avviato la cooperativa sociale I locandieri nel 2005 a Marsala e fin dall’inizio nella nostra compagine abbiamo anche persone con disabilità. Abbiamo iniziato ad operare nell’ambito dei servizi alle persone ed in particolare dei servizi turistici, organizzando dei tour per l’Associazione italiana turismo responsabile e perseguendo un turismo lento e responsabile. All’inizio eravamo in sette e tra i fondatori ci sono persone sorde, per cui abbiamo proposto anche tour organizzati in Lis”, ha ricordato Daniela Filardo.
L’occasione della svolta è arrivata grazie al recupero di una “cattedrale nel deserto”. “Grazie a Legacoop, siamo venuti a conoscenza di un hotel che non era stato ultimato neanche con la legge 488. Lo abbiamo finito rendendolo ad impatto ambientale zero. Ha aperto nel 2007 con il nome La locanda, lungo la strada per Selinunte. Nel 2008, poi, a seguito di un’emergenza immigrazione nel trapanese, la prefettura ci ha chiesto se potevamo accogliere famiglie provenienti dall’Etiopia e dall’Eritrea”.
Nella onlus senza scopo di lucro si cominciò dunque a quel punto a ragionare sui bisogni della comunità di Castelvetrano. “Il Comune ha messo a bando i beni confiscati, che abbiamo cercato di valorizzare con alcuni progetti. Abbiamo ad esempio in gestione in associazione con società sportive del territorio una palestra e un campo sportivo polivalente, che attualmente ospita circa 250 ragazzi dai 6 ai 18 anni”, continua Daniela Filardo.
La sede legale rimane a Marsala ma le attività sono concentrate in questa zona. La cooperativa I locandieri oggi è formata da 34 persone, di cui 19 soci. Tra gli altri lavoratori, almeno il 30 per cento sono persone con disabilità fisica o psichica.
Il recupero dei terreni e le colture biologiche
Dal 2017 I locandieri hanno iniziato a puntare ancora di più sull’agroalimentare, con il recupero di un’azienda agricola che si trova in via delle Mimose a Castelvetrano e si estende per 80 ettari di cui circa 20 coltivati con agrumeto, orto, grani antichi e legumi, vigneti e uliveti.
“Lavoriamo con la stagionalità – spiega ancora Daniela Filardo – e produciamo melanzane, peperoni, lattughe, spianaci, carote, finocchi. Tutte le conserve sono realizzate con prodotti di qualità, raccolti al giusto punto di maturazione, conservati con olio di Nocellara del Belice e altri ingredienti naturali”.
Questo trionfo di sapori ha avuto il suo imprimatur al cospetto dei ministri del G7 Agricoltura di Siracusa a fine settembre. Grazie a Legacoop, una degustazione di prodotti trasformati (tra questi la caponata, la cipollata in agrodolce, le marmellate, come quella di limone, la passata di pomodoro bio, i patè di cipolle e di peperoncino) è stata apprezzata dai giornalisti e dalle istituzioni presenti, tra cui anche la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.