venerdì | 15 Novembre | 2024
Isabella Napoli
Isabella Napoli
La scrittura è una delle mie passioni sin da quando bambina mi piaceva scrivere favole su animali e personaggi fantastici. Giornalista professionista dal 2004, festeggio i 20 anni di professione e ho debuttato l’anno scorso con un mio blog. Mi piace seguire la moda e scoprire talenti tra stilisti e artigiani nella mia Sicilia. Il mio lettore più critico? Mio nipote Davide Teo, 6 anni e mezzo, studia a Milano inglese e ogni tanto prova a leggere i miei articoli e li boccia.

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Cultivating the future, il report di Assovini Sicilia. Cambria: “Sull’Isola il mercato del vino si evolve”

La Sicilia del vino si racconta grazie al report di Assovini Sicilia, redatto dalle docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina

Isabella Napoli
Isabella Napoli
La scrittura è una delle mie passioni sin da quando bambina mi piaceva scrivere favole su animali e personaggi fantastici. Giornalista professionista dal 2004, festeggio i 20 anni di professione e ho debuttato l’anno scorso con un mio blog. Mi piace seguire la moda e scoprire talenti tra stilisti e artigiani nella mia Sicilia. Il mio lettore più critico? Mio nipote Davide Teo, 6 anni e mezzo, studia a Milano inglese e ogni tanto prova a leggere i miei articoli e li boccia.

Un report che è fotografa lo stato di salute del settore vitivinicolo in Sicilia, dall’export alla produzione, dalla trasformazione digitale alla transizione generazionale e la biodiversità. I docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina, mettono sotto la lente d’ingrandimento la maggior parte delle aziende associate ad Assovini Sicilia nel report 2024: “Cultivating the future. La Sicilia del vino si racconta”. Commissionato dall’associazione vitivinicola è stato presentato a Palermo nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi, dopo l’anteprima di martedì 12 novembre, presso Palazzo Grazioli, sede dell’Associazione Stampa Estera in Italia.

L’impegno di Assovini Sicilia, a supporto della sostenibilità, è confermato dalla nascita della Fondazione SOStain Sicilia, un programma per la vitivinicoltura siciliana, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, con lo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale, in un territorio in cui la vendemmia dura 100 giorni.

La parola alla presidente Mariangela Cambria

“Ho voluto affidare questo studio all’Università di Messina anche perché mi sono formata lì e sono nata a Messina – ha dichiarato Mariangela Cambria, la presidente di Assovini Sicilia -. La Sicilia del vino si è evoluta: dal report emerge un’Isola dinamica, capace di raccontarsi e fuori da ogni cliché. Un gran numero di associati, 80 su 101, hanno risposto. Aziende piccole e medie fanno parte dell’associazione e hanno fatto del vino un ambasciatore della nostra Isola, secondo la visione dei nostri fondatori. Dopo 25 anni, la Sicilia ha scavalcato i suoi angusti confini e disegna i suoi obiettivi come supportare le nuove generazioni, l’enoturismo e la comunicazione digitale” ha concluso Mariangela Cambria.

Mariangela Cambria - Be Sicily Mag
Mariangela Cambria

Le docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa

“Tanti sono gli spunti di riflessione che derivano da questo settore. E’ necessaria una ricerca continua per mantenere le posizioni sui mercati oltre allo sviluppo delle tecnologie, oltre alla capacità di assorbire conoscenza dal territorio”. Ha commentato così i dati dello studio la docente Tindara Abbate. “Inoltre – ha aggiunto -, abbiamo rilevato una maggiore responsabilità da parte del consumatore. Ed ecco che le aziende si attrezzano con le certificazioni più importanti e le tecnologie digitali”.

Secondo la docente Alessandra Costa il report ha “cercato di offrire una fotografia del settore attraverso il sondaggio on line, chiedendo anche le loro performance economiche. Sono per lo più imprese agricole e a conduzione familiare per il 95 per cento. Sono capaci di creare relazioni con i clienti e per il 78 per cento sono giovani imprese. Gli ettari coltivali sono 11.022 di cui quasi 3.500 in biologico”.

I produttori

Tra i presenti, Lilly Fazio, amministratore unico di Fazio Wines, che ha parlato anche dell’emergenza idrica: “Noi imprenditori del vino siamo resilienti e da tempo siamo abituati a stagioni più o meno secche. Invitiamo i consumatori ad un consumo responsabile del vino, puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Oggi c’è un maggiore distacco nei confronti dei superalcolici. L’export ha come mercato di riferimento gli Stati Uniti ma la mia azienda punta molto sui mercati asiatici, in netta ripresa dopo il  Covid, come Giappone e Cina”.

“L’anno scorso, abbiamo accolto oltre 14 mila visitatori da aprile a fine ottobre – ha aggiunto Maria Chiara Bellina, responsabile dell’enoturismo per Cantine Pellegrino -. Ci siamo inventati anche nuove strategie di trasporto post Covid. Si tratta di turisti molto attenti e preparati”.

Assovini at a glance 1 Tenuta di Castellaro winery - Be Sicily Mag
Cultivating the future, il report di Assovini Sicilia. Cambria: "Sull'Isola il mercato del vino si evolve" 4

All’incontro erano presenti anche Santi Planeta e i Mazzei di Zisola.

La presentazione del report è stata anche l’occasione per annunciare la partnership tra Assovini Sicilia e l’associazione La Sicilia di Ulisse, che riunisce hotel di charme, ristoranti e cantine d’eccellenza. “Non ci può essere un grande piatto senza un grande vino. Questa partnership ci consente di avere una maggiore forza e visibilità, a livello regionale, nazionale ed anche a livello internazionale – spiega Tony Lo Coco, presidente dell’Associazione La Sicilia di Ulisse -. L’associazione riunisce 34 ristoranti, 16 hotel charme e le pasticcerie oltre alle aziende vinicole sponsor per 1400 addetti e un fatturato totale di 150 milioni di euro”.

Lo studio

La produzione delle aziende di Assovini Sicilia si contraddistingue per qualità, ricerca di nuovi stili e sperimentazione, in linea con la vocazione del territorio, la varietà vitivinicola e le tipologie che intercettano le nuove tendenze del mercato. Secondo i dati del report, sono 47,6 milioni le bottiglie prodotte nel 2023 dalle ottanta cantine che hanno risposto al sondaggio: l’83% di queste produce vini DOC, mentre risulta significativa la percentuale degli associati che nel 2023 ha prodotto vini spumanti (55.6%). Il sondaggio ha coinvolto le aziende associate di Assovini Sicilia: 80 su 100 hanno risposto al questionario sulle  aree tematiche individuate.  

Nell’Isola dalla straordinaria ricchezza ampelografica – oltre settanta le varietà autoctone – spicca l’interesse verso i vitigni reliquia di Lucignola e Vitrarolo, ed alcune uve di interesse storico locale, quali il Corinto Nero, l’Albanello, la Nocera ed il Vermentino.

Le aziende di Assovini Sicilia mostrano grande attenzione verso l’autenticità e il forte orientamento innovativo, come testimoniato dal 22% delle imprese che partecipa a progetti di sperimentazione nei vigneti e dal 20.3% di imprese che ha attivato dei progetti con enti di ricerca.

Il futuro delle aziende di Assovini Sicilia segue la rotta dell’innovazione, della sostenibilità e della trasformazione digitale definendo la propria capacità competitiva nel mercato. Il cuore green dell’isola è rappresentato da un significativo 65% delle imprese che ha investito nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili; il 56.5 % ha già acquisito delle certificazioni di sostenibilità e il 76.1% delle imprese che ha risposto al sondaggio ha già ottenuto una certificazione biologica.

Assovini at a glance 2 Firriato winery - Be Sicily Mag
Cultivating the future, il report di Assovini Sicilia. Cambria: "Sull'Isola il mercato del vino si evolve" 5

Spinte dal vento del cambiamento, l’89.1% delle imprese vitivinicole ha dichiarato di avere introdotto diverse innovazioni che riguardano numerose tipologie – dalle innovazioni di processo, di mercato, di organizzazione, di prodotto e di approvvigionamento.

Si scrive enoturismo si legge wine experience. Il futuro delle aziende vitivinicole siciliane punta sulle esperienze in cantina e sul coinvolgimento del territorio assegnando al turismo enoculturale il ruolo di ambasciatore della Sicilia nel mondo. La cantina e la vigna non sono solo luoghi di produzione e degustazione, ma spazi culturali. Per le cantine di Assovini Sicilia l’enoturismo rappresenta una delle espressioni più autentiche dell’unione tra la passione per il vino e la scoperta del territorio come evidenziato da quel 84.8% delle imprese che ha già implementato servizi enoturistici.

La presentazione del report è stata anche l’occasione per annunciare la partnership tra Assovini Sicilia e l’associazione La Sicilia di Ulisse che riunisce hotel di charme, ristoranti e cantine d’eccellenza.

I numeri di Assovini

Fondata nel 1998 da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca, Assovini Sicilia ha celebrato quest’anno venticinque anni dalla fondazione, e oggi conta 101 aziende associate.  Secondo il report dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina, nel 95% delle aziende vitivinicole di Assovini Sicilia, i membri della famiglia sono direttamente coinvolti nella direzione di impresa. In questo quadro di continuità e stabilità, la transizione generazionale è ormai una realtà: circa il 78% delle aziende familiari ha già integrato una nuova generazione nella gestione aziendale.

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