Il concetto di amore per la conoscenza – la filosofia, nell’accezione greca – ha il suo sbocco nella verità. Punto d’arrivo verso il quale l’arte, da quella medica all’eloquenza, dall’architettura alle cinque belle arti per definizione (pittura, scultura, poesia, musica e danza) è il vettore principale. Un obiettivo difficile nell’epoca attuale, distratta da stimoli effimeri e da fake news. Per raggiungerlo, la sensibilità e la grazia, la forza e l’innata capacità d’adattamento delle donne è indispensabile. “Credo nel legame intimo tra essenza femminile e ricerca della verità. E nella capacità dell’arte di comunicarlo”. È così per Sabina Paladino, scultrice palermitana con una passione mai sopita per Socrate e Platone, Sant’Agostino e Hegel: fari del pensiero studiati durante gli anni universitari e approfonditi dopo la laurea.
L’arte di Sabina Paladino
L’uomo è la sua anima, diceva Socrate, intendendo per anima la ragione. “Per produrre buoni effetti questa deve essere però guidata e purificata dalla conoscenza. Significa che categorie come potenza, fama e ricchezza acquisiscono valore solo se le si fa funzionare come strumenti di crescita spirituale. Credo allora che, nello scenario di crisi di valori che stiamo attraversando, spetti alla Donna il ruolo di trainare la società verso nuovi orizzonti di evoluzione sociale”, spiega Sabina Paladino.
“In quanto generatrice di vita, la donna che rappresento vuole essere guida verso la verità. È colei che con grazia, eleganza e determinazione la individua per favorire la nascita di nuovi inizi: idealmente, ma anche di fatto, di una società nuova”. Tema fondante, questo, per l’artista. “Oggi si afferma, molto spesso superficialmente e ipocritamente, di ricercare e di vivere la verità; ma si finisce per perseguirla solo in forma falsata o di mezze verità, sfruttate per manipolare pericolosamente la realtà. Si tratta di catene. E le donne che rappresento nelle mie opere vogliono liberarsene, guardando all’essenza del mondo o, a seconda delle nostre soggettive convinzioni, a Dio”.
Le opere
Volti pensosi, contemplativi, dallo sguardo anche rapito, come quello di una donna che lo rivolge all’insù, nell’opera intitolata Illuminazione. E poi corpi distesi e decontratti, o in attesa di qualcosa; ma anche ancorati solidamente al suolo, con gambe e mani, come quello rappresentato in Madre Terra.
Formatasi in Toscana, tra i laboratori di Firenze e Pietrasanta, uno dei centri internazionali più importanti per la lavorazione del marmo e del bronzo, Sabina Paladino ha fertilizzato la sua vocazione artistica proprio grazie all’amore per la filosofia. “La scultura – conclude – è la forma d’arte che reputo più versatile per rappresentare, su materiali come il bronzo e la terracotta, una tensione verso la verità attraverso espressioni di volti e posture di corpi femminili”.
