venerdì | 18 Ottobre | 2024
Giulia Fici
Giulia Fici
Studentessa in Scienze della Comunicazione a Unipa, scrive per BeSicily da marzo 2023. Specializzata nel settore degli eventi, moda, cinema e serie tv girate in Sicilia. Ama viaggiare, leggere e scrivere.

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Giovanni Orcel, 104 anni fa l’omicidio del segretario generale Fiom: le commemorazioni a Palermo

Accadde oggi: il 14 ottobre 1920 moriva per mano di Cosa Nostra Giovanni Orcel, segretario generale della Fiom di Palermo. Il suo assassino non è mai stato individuato

Giulia Fici
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Studentessa in Scienze della Comunicazione a Unipa, scrive per BeSicily da marzo 2023. Specializzata nel settore degli eventi, moda, cinema e serie tv girate in Sicilia. Ama viaggiare, leggere e scrivere.

Era il 14 ottobre 1920 quando, a Palermo, Giovanni Orcel, ai tempi segretario generale della Fiom, venne ucciso. A soli 32 anni perse la vita per mano della mafia. Il suo assassino non è mai stato identificato. La Cgil, in occasione dell’anniversario della sua prematura scomparsa, si è impegnata per commemorarlo con due eventi in città: uno in corso Vittorio Emanuele e uno presso l’Istituto Regina Margherita.

Chi era Giovanni Orcel

Giovanni Orcel nacque a Palermo il giorno di Natale del 1887. Il padre, Luigi Orcel, era un impiegato, mentre la madre, Concetta Marsicano, casalinga. Si inserì nel mondo del lavoro, come tipografo compositore, quando era ancora molto giovane, in virtù delle modeste condizioni economiche in cui versava la sua famiglia. In poco tempo, nonostante ciò, riuscì ad inserirsi nella politica e in particolare nel settore sindacale.

Dopo l’iscrizione al Partito Socialista, Giovanni Orcel organizzò la Lega dei Lavoratori, in un periodo di grandi scontri, a Palermo, tra riformisti-moderati e intransigenti-rivoluzionari, interni al partito. Seguì, nel 1917, la sua chiamata alle armi, per cui venne inviato prima a Taranto e poi a Roma. È nel 1919 che venne eletto nelle file della Fiom, inizialmente come vicesegretario e poi come segretario generale. Nel 1920, quando perse la vita, in Sicilia si sperimentarono le prime forme di unità tra lotte contadine e operaie, favorite dal sindacalista stesso, che promuoveva fortemente l’unità politica. Si pensa che presumibilmente fu proprio questa collaborazione tra contadini e operai a portare Cosa Nostra ad ucciderlo.

Le commemorazioni

La prima iniziativa per commemorare Giovanni Orcel è stata organizzata questa mattina in corso Vittorio Emanuele, ad angolo con via del Giusino. È proprio qui che si trova la targa che ricorda i fatti. Qui si sono riuniti i cittadini per omaggiare il grande lavoro del sindacalista, depositando una corona d’alloro. Inoltre, sono intervenuti Serafino Biondo, Rsu Fiom Cgil Palermo e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. Ad allietare l’evento anche gli studenti del liceo musicale Regina Margherita, che hanno cantato l’Inno nazionale, l’Inno dei lavoratori e Bella Ciao.

A seguire, presso l’Istituto Regina Margherita di Palermo, l’evento “Giovanni Orcel vive”, rivolto agli studenti. Qui, a intervenire, il dirigente scolastico Domenico Di Fatta; Giovanni Abbagnato, autore della biografia di Giovanni Orcel; Miriam Giuliana, pronipote del sindacalista, il presidente del Centro Impastato No mafia memorial Umberto Santino, il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino. A coordinare le attività Dino Paternostro, responsabile del dipartimento Archivio e Memoria storica della Cgil Palermo.

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