venerdì | 18 Ottobre | 2024
Zaira Conigliaro
Zaira Conigliaro
Ha 20 anni e studia Scienze della comunicazione con indirizzo Cultura Visuale, ha un debole per l’arte, la moda e il cinema. Da marzo scrive con passione per Be Sicily Mag, sognando una carriera nel giornalismo. Determinata e creativa, cerca costantemente di migliorare le sue abilità, trasmettendo emozioni attraverso le sue parole.

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Giornata Mondiale della Salute Mentale, allarme eco-ansia. La psicologa Isabel Fernadez: “La natura è percepita come minaccia”

Il 60,1% degli italiani soffre di disturbi mentali. Non solo ansia, apatia, depressione e disturbi alimentari ma anche quella che è definita "eco-ansia": la preoccupazione patologica nei confronti dei cambiamenti climatici e dei disastri ambientali

Zaira Conigliaro
Zaira Conigliaro
Ha 20 anni e studia Scienze della comunicazione con indirizzo Cultura Visuale, ha un debole per l’arte, la moda e il cinema. Da marzo scrive con passione per Be Sicily Mag, sognando una carriera nel giornalismo. Determinata e creativa, cerca costantemente di migliorare le sue abilità, trasmettendo emozioni attraverso le sue parole.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, è fondamentale accendere i riflettori sui disturbi psichici più o meno diffusi, che talvolta rappresentano ancora un tabù. Uno studio realizzato dall’Inc Non Profit Lab lo scorso anno evidenzia che 60,1% degli italiani ne soffre, con la percentuale che sale nel caso delle donne e gli appartenenti della Generazione Z. I problemi più frequenti sono i disturbi del sonno (32%), le varie forme di ansia (31,9%), stati di apatia (15%), attacchi di panico (12,3%), depressione (11,5%) e disturbi dell’alimentazione (8,2%). I più giovani, in particolare, avvertono inoltre, nel 35,1% dei casi, preoccupazione nei confronti di un mondo che sta cambiando in negativo, tra guerre e crisi climatica. Un fattore che può influire molto sul loro benessere psicologico.

Giornata Mondiale della Salute Mentale: un campanello d’allarme soprattutto per i giovani

I giovani tra i 15 e i 24 anni sono particolarmente vulnerabili ai disturbi mentali. Tra i principali fattori di rischio emergono le incertezze quotidiane, il sovraccarico di aspettative, le pressioni scolastiche, le difficoltà nelle relazioni sociali e l’uso massiccio dei social media, che può amplificare il confronto negativo con gli altri e generare sentimenti di inadeguatezza.

L’isolamento sociale causato dalla pandemia ha acuito i disagi psicologici, aumentando i casi in cui risulta necessario rivolgersi a uno specialista. “I principali problemi oggi sono legati all’ansia e, in parte, anche a disturbi depressivi” dichiara Isabel Fernandez, Presidente Associazione EMDR Italia, a Be Sicily Mag. “Un tempo c’erano punti di riferimento più solidi, mentre oggi la società appare sempre più incerta e superficiale. Ciò rende difficile trovare una direzione o una propria dimensione”.

L’eco-ansia: cos’è e perché si registrano sempre più casi

Un fenomeno che si sta sempre più diffondendo tra i giovani, a tal proposito, è l’eco-ansia. Il termine si riferisce alla crescente preoccupazione nei confronti dei cambiamenti climatici e l’impatto devastante che essi potrebbero avere sul futuro. “La natura, che abbiamo sempre visto come una risorsa, ora viene percepita come una minaccia. Questo ci fa sentire impotenti, perché ci troviamo di fronte a fenomeni che non possiamo controllare. Questa mancanza di controllo genera molta ansia” spiega Isabel Fernandez.

L’ansia climatica può influenzare negativamente il benessere mentale, contribuendo a sentimenti di disperazione e apatia. Molti giovani attivisti ambientali, nonostante la loro passione e il loro impegno, dichiarano di sentirsi sopraffatti dall’idea che i loro sforzi possano non bastare a invertire la rotta.

L’importanza del supporto psicologico

In questo contesto, è essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute mentale e sull’accesso a servizi di supporto psicologico, soprattutto per i giovani. La prevenzione gioca un ruolo cruciale: la scuola, la famiglia e le istituzioni devono collaborare per offrire un ambiente sicuro e inclusivo dove i ragazzi possano esprimere le proprie difficoltà, senza timore di essere giudicati.

“Il miglior modo per prevenire le malattie mentali è quello di avere delle figure di accudimento, come i genitori e il nucleo familiare in generale, che gli consentano di vivere in un clima sereno e che non scarichino le loro difficoltà addosso ai bambini e agli adolescenti”, ha concluso Isabel Fernandez.

Investire nella salute mentale significa investire nel futuro della nostra società, costruendo una generazione più forte, resiliente e consapevole.

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