BE Sicily Mag Settembre 2024 è arrivato: l’Editoriale di Licia Raimondi che presenta il nuovo numero autunnale della rivista.
Settembre è il periodo in cui, archiviata la spensieratezza delle ferie estive o del relax casalingo, ricordi ormai lontani, si ricomincia a programmare di nuovo le routine. Ricominciano le scuole, i corsi all’Università, il lavoro, la vita di sempre. Un flusso che scorre incessantemente in modo sempre uguale, se non fosse per quella malinconia che ci resta cucita addosso, che vorrebbe portarci altrove. È normale, a volte, sentirsi imbrigliati nella quotidianità di azioni ripetitive. Spesso desideriamo andare via, perché ad esempio non siamo soddisfatti dello stile di vita che conduciamo, perché le città sono difficili da vivere, mancano le infrastrutture, non abbiamo prospettive di lavoro, oppure crediamo di non avere sogni da vivere e a cui aspirare.
Ma non bisogna mai dimenticare che noi siciliani abbiamo un privilegio che nessuno può negare, quello di essere nati in una terra che per secoli è stata il centro del mondo, crocevia di commercio e oggetto del desiderio dei popoli invasori, che si sono susseguiti nella storia delle dominazioni. La Sicilia è stata e continua ad essere il centro del mondo, anche per aspetti diversi. La Sicilia e i siciliani a poco a poco hanno vissuto un passaggio reputazionale dovuto al mutamento della narrazione sull’Isola che è si è trasformata, nell’immaginario internazionale, da terra di mafia e di delinquenti, in scrigno di bellezze naturalistiche e artistiche unico al mondo.
Ma noi siciliani, che idea abbiamo di noi stessi? E della nostra Isola? La amiamo davvero come diciamo, la Sicilia? E soprattutto, crediamo veramente in noi? Ci concediamo fiducia? Oppure il disprezzo ancestrale ci rimane incollato addosso senza mai riuscire a liberarcene? Poichè dimostrarci l’amore che meritiamo significa scommettere e restare, dovremmo anche noi finalmente comprendere che è arrivato il momento di concederci una possibilità, scegliendo di non buttare via ma anzi di continuare a coltivare questo giardino prezioso. Di difendere la nostra autostima.
Proprio con questa immagine voglio partire per raccontarvi questa edizione di Be Sicily Mag. A cominciare dal messaggio di Giuseppe Fiorello, protagonista della serie tv “I fratelli Corsaro”, tratta dai romanzi del giornalista palermitano Salvo Toscano. Intervistato da Francesca Landolina, ha invitato i siciliani a “restare e non arrendersi”, e ha dichiarato di essere rimasto colpito dall’impegno dei giovani imprenditori palermitani, “esempio di chi resta e non si arrende e fa cose stupende, perché le sa fare”. Restare può richiedere molto più coraggio di partire, soprattutto quando la strada è ancora impervia.
Ma i progressi di città che aspirano a diventare “felici”, come direbbe il Professore Mauizio Carta, che sta spopolando in libreria con il suo ultimo libro “Romanzo Urbanistico”, sono molto ben riconoscibili, a cominciare dal nuovo volto dei porti di Palermo e Trapani, raccontato nello speciale, in esclusiva per Be Sicily Mag, da Donatella Spadaro.
Come i progressi compiuti dall’Ateneo di Palermo, che è stato classificato dal Censis come quarto d’Italia. I passi in avanti compiuti infatti, nel primo triennio di amministrazione del Magnifico Rettore Massimo Midiri, sono innegabilmente, giganteschi. Ed è proprio il Magnifico a lanciare un appello accorato ai ragazzi e alle loro famiglie, in veste di burocrate ma anche di padre, ovvero quello di rimanere in Sicilia, di non disperdere il know how, anzi di utilizzarlo proprio per elevare il livello socio economico del territorio, perché non è l’aereo la soluzione ai problemi. La soluzione è invece quella di valorizzare il genio di ogni ragazzo.
Oppure, come direbbero Rossella Leone e Giulia Galati, che hanno fatto dell’insegnamento della recitazione una vera e propria missione, “gli allievi sono luci da accendere”. Ma anche delle giovanissime i cui nomi formano un acronimo denominato Martha sono la dimostrazione che restare e avere successo è possibile, e scalpitano all’idea di potere esportare il modello culturale di una casa vocata all’arte, anche all’estero, senza mai abbandonare la loro terra, la loro “unica casa”.
Questi sono solo alcuni esempi di ciò che il giornale vuole trasmettervi in questo nuovo numero, a cominciare dal coraggio, e direi anche l’orgoglio, di autodeterminarsi, che appartiene a tutti noi siciliani. Un aspetto che caratterizza un po’ il carattere di ogni intervista, e anche, di ogni singola firma che vi ha raccontato queste storie. Tutti noi di Be Sicily Mag abbiamo deciso di rimanere, e voi, cosa farete? Resterete con noi?
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