martedì | 22 Ottobre | 2024

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A Palermo l’ultimo saluto a Totò Schillaci, l’eroe delle Notti magiche (VIDEO)

Dopo le file alla camera ardente allestita al “Barbera”, l’ultimo saluto di Palermo al suo campione, con i funerali celebrati in Cattedrale

Applausi e cori da stadio. È così che Palermo ha dato il suo ultimo saluto a Totò Schillaci, l’eroe delle notti magiche. Fede calcistica e fede cattolica si sono mescolate dentro e fuori dalla Cattedrale del capoluogo siciliano, accogliendo l’ultimo viaggio di chi ha fatto sognare milioni di italiani e ha lasciato il suo segno in tutto il mondo.

La camera ardente di Totò Schillaci allo Stadio

Già dalle prime ore dopo la notizia della sua morte al termine di una lunga malattia, i palermitani si sono messi in fila per porgere omaggio all’uomo, oltre che al calciatore, nella camera ardente allestita allo stadio Renzo Barbera

Un eroe di Palermo, un figlio della città, un uomo venuto dal basso, dal quartiere CEP che non lo ha mai dimenticato e che lui non ha mai dimenticato. Un uomo che ha dimostrato a tutti – a cominciare da se stesso – che i sogni si possono realizzare, con pazienza e sacrificio, come ha ricordato anche Beppe Bergomi prima di mettere piede in Cattedrale. È questa, secondo l’unico degli azzurri di Italia 90 presente al funerale, la lezione di Schillaci.

L’omaggio della Curva Nord

Il feretro, avvolto nella bandiera tricolore e nella maglia azzurra della Nazionale, ma anche nelle sciarpe di Messina, Juventus, Inter, squadre in cui Totògol ha giocato, ha ricevuto l’omaggio della Curva Nord del Palermo. Colori mai indossati da Schillaci, se non in occasioni di beneficenza. A regalargli la maglia rosanero oggi è stato suo nipote Francesco Di Mariano. 

Durante la funzione, il papà di Totò, Barbara e Rita, sedute entrambe in prima fila, insieme ai figli, ad amici, ex compagni di squadra e semplici cittadini, si sono uniti nel ricordo. Presenti anche capitan Brunori e una delegazione del Palermo, dai dirigenti fino ai ragazzi delle giovanili, così come il presidente della Figc Gravina e l’ex presidente Matarrese.

L’omelia, la benedizione e l’ultimo abbraccio

Monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale, durante l’omelia, ha ricordato Totò come un uomo di grande coraggio e determinazione, un simbolo di riscatto, capace di ribaltare una diagnosi che a 13 anni avrebbe messo fuori gioco chiunque, ma anche di affrontare con dignità la sua lunga battaglia contro il tumore. La benedizione della salma è stata affidata, invece, al vescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice. Poi, l’ultimo abbraccio all’eroe di Italia ’90 e un’unica frase a unire tutti: Grazie, Totò, per averci fatto sognare.

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