Il Comune di Belpasso, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, ospita la nona edizione del simposio internazionale di scultura “Oro Nero dell’Etna“. L’evento è iniziato domenica 1 settembre e andrà avanti fino al 15 settembre 2024. A Piano Bottara, località situata alle pendici dell’Etna, si sono riuniti quattro scultori di fama internazionale, che lavoreranno su opere uniche utilizzando la pietra lavica, una risorsa naturale distintiva del vulcano attivo più alto d’Europa. Il tema dominante di questa edizione è l‘astrazione.
Artisti internazionali e collaborazioni accademiche a “Oro Nero dell’Etna”
Il simposio “Oro Nero dell’Etna” vede la partecipazione di artisti di spicco come Renate Verbrugge dal Belgio, Hiroyuki Asano dal Giappone, Alex Labejof dalla Francia, e l’italiano Francesco Mazzotta. Questi scultori saranno affiancati da due allievi del corso di Scultura dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, creando un’opportunità formativa straordinaria per i giovani artisti.
Oltre al coinvolgimento degli studenti di scultura, il simposio si estende quest’anno anche ai corsi di Fotografia e Graphic Design, arricchendo l’evento con una dimensione interdisciplinare. Gli allievi documenteranno il processo creativo e contribuiranno alla realizzazione di un catalogo che racchiuderà l’essenza di questa edizione e delle precedenti.
Per la prima volta, il simposio si svolgerà a Piano Bottara, in un ambiente naturale che evoca un paesaggio lunare, offrendo agli artisti uno scenario suggestivo e stimolante. Questo laboratorio all’aperto rappresenta una fusione unica tra arte e natura, dove la pietra lavica dell’Etna diventa la materia prima di sculture che riflettono sia l’estetica che l’etica.
Le opere e il tema di questa edizione
Ogni artista coinvolto in “Oro Nero dell’Etna” intende interpretare la pietra lavica in modo personale e innovativo sulla base del tema di questa edizione, ovvero l’astrazione:
- Hiroyuki Asano esplora il concetto di tempo attraverso giochi di ombre e luce;
- Alex Labejof si concentra sulla fertilità del suolo vulcanico e sulla sua capacità di generare ricchezza;
- Francesco Mazzotta crea una scultura che dialoga con l’ambiente attraverso linee morbide e sinuose, rappresentando forza ed essenza;
- Renate Verbrugge cerca l’equilibrio universale con la sua opera composta da cinque triangoli, simbolo di pace instabile.
Il simposio è stato inaugurato il 1° settembre alle 10.30 con una cerimonia a cui hanno partecipato il Sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, e i rappresentanti dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Il pubblico potrà assistere al processo creativo dal vivo ogni giorno, dalle 8:30 alle 18:30, presso Piano Bottara. La manifestazione si concluderà il 15 settembre alle ore 18:00 con la consegna delle opere finite alle autorità comunali e un commento finale da parte del curatore.
