martedì | 22 Ottobre | 2024
MARCO PETROLITO
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A contraddistinguermi è la passione per la musica e l'arte. Ma amo anche viaggiare ed il buon cibo. E vivo di sport. Giornalista da quasi 20 anni per provare a raccontare e a trasmettere, con la scrittura, le emozioni legate al mio mondo.

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Giuliano Peparini torna a Siracusa con “Let’s st’ART” ed “Horai”: “La Sicilia è la culla della cultura, spero di esserne all’altezza”

Il regista e coreografo Giuliano Peparini racconta a Be Sicily Mag il suo legame con la Sicilia e gli spettacoli che porterà in scena a Siracusa in occasione del G7 dopo il successo di “Horai, le quattro stagioni” con Eleonora Abbagnato

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È un forte connubio quello tra Giuliano Peparini e la Sicilia. In questi giorni, alla vigilia del G7 di Siracusa, ancora più denso di significati. Il celebre coreografo è infatti attualmente impegnato nelle ultime prove dei suoi prossimi spettacoli, in programma rispettivamente in Ortigia il 21 settembre, con la marcia inclusiva “Let’s st’ART”, e al Teatro greco il 27 e 28 settembre, con le attese repliche di “Horai, le quattro stagioni”. È stato lui stesso a parlarne in una intervista a BE Sicily Mag.

Il legame tra Giuliano Peparini e la Sicilia

“Mentalmente il mio legame con la Sicilia è fortissimo ed esiste da sempre”, ha ammesso Giuliano Peparini. “Quest’isola, del resto, è la culla della cultura e qualsiasi regista teatrale sogna di poter creare al Teatro greco di Siracusa, cosa che io ho avuto il privilegio di fare. Continuare a farlo in uno scenario unico come questo, poi, è un grande regalo che la Sicilia mi sta riservando. Io spero di esserne all’altezza e di dimostrare che posso continuare così, dato che, a proseguire la saga di Omero iniziata nel 2023 con l’Odissea, la prossima stagione ci sarà l’Iliade, e, successivamente, si concluderà con L’Eneide”.

“Let’s st’ART”, la danza oltre i pregiudizi: il corteo e le rappresentazioni per il G7

Il progetto più imminente per Giuliano Peparini in Sicilia è però “Let’s st’ART”, la marcia inclusiva “a suon di danza e musica” in programma nell’ambito del G7 di Siracusa alle 19 di sabato 21 settembre in corso Umberto. Le coreografie del regista saranno inscenate sulla musica del brano “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo, con la supervisione musicale del maestro Peppe Vessicchio. Ci saranno 7 ragazzi che, in rappresentanza dei rispettivi paesi del forum intergovernativo, si ritroveranno per l’occasione con tantissimi ballerini e performer, dando vita ad uno spettacolo unico e suggestivo.

Ed è proprio il suo ideatore a spiegare, con la passione e la semplicità che lo contraddistinguono, i significati più profondi dell’evento. “Il corteo inclusivo invita tutti a unirsi e danzare insieme. L’obiettivo è lanciare un messaggio forte sull’unione e sull’inclusione, dato che possiamo riuscire nell’intento di costruire qualcosa di grande solo se stiamo tutti insieme. Il fatto di essere focalizzati verso il futuro, elemento che accomuna l’iniziativa agli intenti del G7, conferisce poi alla danza un valore immenso. È d’altronde un linguaggio universale che esiste da sempre ed appartiene a tutti. Bisogna soltanto superare i vecchi pregiudizi che oggi non hanno motivo di esistere, in quanto, come qualsiasi altra arte, la danza non è legata ad alcun orientamento sessuale, di colore o di altre tipologie”.

A ciascuno dei giovani che parteciperanno alle fasi iniziale del corteo verrà affidata una “piantina”, simbolo della speranza per il futuro. Proprio nel punto in cui la terra ferma, attraverso il ponte umbertino, si collega all’isola di Ortigia, i 7 ragazzi entreranno poi nel cosiddetto “giardino dei visionari”, dove, dopo aver incontrato Madre Terra, depositeranno le piante. Gli allievi dell’Accademia dell’INDA invece reciteranno i versi tratti dall’Antigone di Sofocle scelti dal grecista Francesco Morosi. Quindi verrà intonato il Canto della Terra di Francesco Sartori e Lucio Quarantotto da parte degli allievi della “Peparini Academy” e dell’Accademia dell’Inda, e, a seguire, ci sarà la grande coreografia finale, eseguita da oltre 100 performer. La partecipazione del pubblico all’evento sarà completamente gratuita.

“Horai” e il ruolo cucito addosso a Eleonora Abbagnato da Giuliano Peparini

Sempre in occasione del G7 dell’agricoltura e della pesca, venerdì 27 e sabato 28, Giuliano Peparini porterà nuovamente in scena al Teatro greco lo spettacolo “Horai, Le quattro stagioni”. Protagonisti Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma, Michele Satriano, primo ballerino dell’Opera di Roma, e Gianluca Merolli. Con un prezioso “dialogo” tra danza, musica e poesia, lo spettatore verrà così trascinato nel percorso dell’amore universale, altra tematica cara al coreografo.

“Dal caldo ardente dell’estate fino al gelo invernale, l’amore viene concepito e narrato in quella che è la sua naturale semplicità. Si tratta, del resto, di un legame esistente da sempre e raccontato in maniera semplice anche se l’uomo, poi, rende tutto molto complicato”. Lo spettacolo è arricchito dalle musiche di Vivaldi, “che, a mio modo di vedere ed in base alla mia sensibilità, sembrano essere fatte apposta per onorare questo splendido sentimento” ricorda il regista.

Sul ruolo e la scelta di Eleonora Abbagnato, reduce dall’ovazione ricevuta proprio a Siracusa in occasione degli spettacoli classici estivi, Giuliano Peparini sottolinea come “la prima idea delle Quattro stagioni come opera nacque proprio discutendone con lei”. “Oltre ad essere legati da una grande e fraterna amicizia – ha aggiunto – abbiamo fatto un percorso molto simile. In questo caso l’amore è esploso in un momento particolare, dopo la fine del periodo del Covid, dando vita a qualcosa di unico ed emozionante concepito apposta per lei”.

I tagliandi per assistere agli spettacoli delle due date siracusane di fine settembre sono già in vendita nella biglietteria del Teatro greco e sul circuito Ticketone a partire da 22 euro, con delle promozioni per gli istituti scolastici e per le scuole di danza.

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