mercoledì | 2 Ottobre | 2024

ultimi articoli

Pantelleria, non solo mare da esplorare: viticultura e percorsi naturalistici nell’isola

L'isola di Pantelleria, sospesa nel blu del Mediterraneo: dalla viticultura "Patrimonio immateriale dell'umanità" ai percorsi naturalistici da godere soprattutto a piedi e poi i ricchi fondali da esplorare con professionisti del diving

Cossyra al tempo dei Romani, Ogigia in quello di Omero, che nell’Odissea la descrive come “l’ombelico del mare”, e Patelarèas per i Bizantini. Al di là dell’etimo, è certo che Pantelleria costituisce un prisma complesso, che sembra riportare all’alba dei tempi. A esprimerlo sono le sue rocce laviche accartocciate e le fumarole che sfiatano non solo tra le pietre dell’entroterra ma anche davanti ad alcune scogliere come a Nikà e nella stessa Gadir, dove scaldano l’acqua marina a pochi metri di profondità. Un vulcano quietamente attivo da millenni, con la sua ultima eruzione sottomarina, a poca distanza dalla costa, nel 1891. E, di conseguenza, tutt’altro che un’isola facile, prêt à porter. 

Il suo fascino tuttavia va oltre ogni ostacolo. Sono forti le emozioni dei suoi scenari marini; ma non prevalgono sulla sua essenza di isola di terra, abitata e coltivata da millenni: una sfida continua al vento impietoso che la sferza senza sosta, costringendo molti alberi a crescere quasi in orizzontale. Uno scenario ipnotico, in cui muoversi piano, con tempo a disposizione. Quindi, a piedi o sui pedali, alla scoperta dei suoi segreti.

Pantelleria, la viticultura è un punto di forza

Pantelleria è la terza più grande tra le isole minori italiane. Ed è un forziere colmo di tesori. Il suo protagonista più storico e, oggi, di rilevanza mondiale è sicuramente la vite ad alberello, origine del celebre vino passito di Pantelleria e simbolo della viticultura “eroica” dell’isola situata in posizione quasi equidistante tra la Sicilia e la Tunisia, inserita da parte dell’Unesco, da un decennio, nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Ma a questa località non manca proprio nulla: dall’incredibile mare alla natura incontaminata.

Storia e cultura, arte e tradizione, il mix rappresentato dal vino ambrato di Pantelleria. I terrazzamenti vitati sono solo un tassello dello stupefacente mosaico di paesaggi dell’isola, con il loro carico di colori e morfologie differenti a seconda delle contrade e delle stagioni. “E con quello di tanti altri prodotti incredibili da raccontare e divulgare, a cominciare dai capperi panteschi”, dice Italo Cucci, da decenni firma primaria delle cronache sportive e oggi commissario straordinario del Parco. “Su quest’isola magica da tanto tempo trascorro ormai dieci mesi all’anno”, racconta il giornalista-saggista. 

I percorsi naturalistici a piedi a Pantelleria

Tra i diversi percorsi escursionistici a Pantelleria censiti dal Parco Nazionale, vale la pena provare i cinque itinerari pedonali principali, quattro dei quali con una percorrenza media di tre ore e mezza. Sono quelli del Lago di Venere, di Montagna Grande, vetta dell’isola con suoi 836 metri, di Kaggiar e quello che, lungo strade bianche e sterrate, porta tra le cosiddette “favare”, ossia i potenti getti di vapore acqueo misto a minerali che fuoriescono dal sottosuolo in più punti, attraverso fessure della roccia. Calori vulcanici che rendono alcune grotte, come quella di Benikulà, dei contenitori saturi d’aria calda come saune naturali. Il quinto di questi itinerari è il più impegnativo: è il Pantelleria Trail, rivolto agli appassionati di trail running, un tragitto di 50 chilometri che attraversa i luoghi più belli del Parco. 

lago di venere pantelleria - Be Sicily Mag
Il lago di Venere a Pantelleria

I fondali da esplorare con i professionisti del diving

Pantelleria è anche un vero e proprio set cinematografico esplorabile con le guide dei due principali centri sub locali: il Green Divers, specializzato in full-day (2 o 3 immersioni al giorno in punti diversi dell’isola) grazie a una grande barca che salpa ogni giorno dal porto; e il Dive Y, ubicato a Cala Levante, a breve distanza dal magnifico Arco dell’Elefante. È come un sogno, l’isola, lì, nel mezzo del canale di Sicilia. Ma è soprattutto una realtà viva, scura e verde di pini, lecci e arbusti d’erica, mirto e rosmarino che avvolgono con i loro profumi e raccontano il Mediterraneo. Grande e possente, sospesa nel blu. Tra cielo e mare. 

Condividi questo articolo sui tuoi social...
-- Pubblicità --

ULTIMI ARTICOLI

consigliato da be

non perderti

RIMANIAMOIN CONTATTO

Ricevi tutte le news di Be Sicily Mag

Subscription Form (#3)

spot_img