Fino all’8 settembre è di scena sull’Etna la più antica e longeva manifestazione siciliana dedicata ai vini del vulcano, ViniMilo, che riunisce per quindici giorni esperti da tutta Italia per individuare strategie e progetti di sviluppo.
Il 26 agosto, con una documentatissima degustazione a cura dell’AIS di 20 etichette di altrettante cantine che producono a Milo, territorio di vocazione dell’Etna Bianco Superiore Doc, ha preso il via la prima settimana di Vinimilo 2024, edizione numero 44 della ormai storica manifestazione dalla doppia anima.
Vinimilo 2024, la presentazione dell’evento alla stampa
Da un lato gli incontri infrasettimanali per gli addetti ai lavori (con dibattiti, confronti e wine tasting d’autore dedicati a grandi e piccoli produttori, enologi, docenti e ricercatori universitari, sommelier e assaggiatori, wine lovers ed enoturisti in vacanza sull’Etna); e la festa popolare nei due weekend per il grande pubblico con l’Enoteca all’aperto con oltre 160 etichette e “In alto i calici”, lo spazio dedicato ai vini di Milo sulla terrazza del Municipio.
Al mattino ViniMilo era stata presentata alla stampa, come da tradizione, all’ombra dei castagni dell’azienda Barone di Villagrande che, fondata nel 1727, è la più antica cantina del territorio. Insieme al sindaco di Milo, Alfio Cosentino, erano anche il sindaco metropolitano di Catania, Enrico Trantino, e quello di Sant’Alfio, Alfio La Spina; il direttore dell’IRVO, Gaetano Aprile; il direttore del Consorzio Etna DOC, Maurizio Lunetta; la presidente dell’Associazione Strada del Vino e dei sapori dell’Etna, Gina Russo; Elisabetta Nicolosi (Università di Catania); il presidente della Proloco di Milo, Alfredo Cavallaro; i produttori del territorio partner della manifestazione: Barone di Villagrande, Benanti, Iuppa, Maugeri, Tenute di Nuna; i rappresentanti delle associazioni di sommelier, assaggiatori e di Slow Food; associazioni di categoria e del territorio.
Il premio allo studente catanese Daniele Sturniolo
Fra questi, per la prima volta, anche l’associazione Enofili Etnei che ha voluto ricordare Mario Grimaldi, animatore delle attività legate alla cultura del vino dell’Etna e del “bere ragionato”, con un premio consegnato ieri a Daniele Sturniolo, studente dell’Università di Catania per la tesi sperimentale della laurea in “Scienze e tecnologie alimentari” sull’impiego virtuoso dei sottoprodotti della vinificazione (la produzione di biscotti con la farina estratta dalle vinacce di uva bianca).