“Celebrare la svolta al femminile della rifiorente viticoltura siciliana”. Accattivante e, forse, un po’ pomposo, l’invito a Women on Wine punta dritto alla notizia. Perché qui le protagoniste sono donne, di quelle che le mani se le sporcano, perché la loro “rivoluzione” l’hanno fatta in vigna. Toste e preparate, tenaci e instancabili, hanno puntato l’obiettivo e, senza chiedere il permesso a nessuno, l’hanno raggiunto. Tra chi “non le ha viste arrivare” e chi invece le aspettava al varco – con quello scetticismo che, in Sicilia, solo i luoghi comuni continuano pervicacemente ad alimentare – l’effetto è stato comunque… wow!
Women on Wine, un format dedicato alle viticoltrici
Ammirazione a parte, l’esclamazione è acronimo di Women on Wine, che titola il format “dedicato alle donne che stanno rivoluzionando il panorama enoico dell’Isola”. Il via con Giulia Monteleone, dell’omonima cantina, e Sofia Ponzini, di Tenute Bosco, è fascino distillato perché a quello – innato – delle due signore del vino, si aggiunge quello decantato da Goethe come uno dei panorami più belli del mondo.
E così, tra le maioliche d’autore delle terrazze del Grand Hotel San Pietro di Taormina, le loro storie da viticoltrici si intrecciano con il percorso degustativo firmato dall’executive Chef Luca Miuccio, che ha immaginato “un crescendo di sapori, come una passeggiata su uno dei sentieri dell’Etna” ma senza rubare la scena al primo attore assoluto: il vino. Nerello mascalese e Carricante, ça va sans dire, Anthemis e Rumex – di Cantina Monteleone – ed Etna Rosato ed Etna Rosso – di Tenute Bosco. È la Doc Etna a prendere la parola, dopo le introduzioni di rito della sommelier e giornalista Valeria Lopis, declinata in quattro proposte che condividono il terroir ma brillano di personalità più che diverse.
Vitigni autoctoni, terreni vulcanici, eleganza innata, persistenza impertinente: il resto è un mix “segreto” regalato alla materia prima da una impronta femminile che si percepisce al primo sorso. Proprio sul Vulcano l’empowerment femminile avanza a passi da gigante.
L’empowerment femminile nell’indagine Assovini
Secondo una recente indagine di Assovini Sicilia, il 97% delle cantine siciliane ha una donna nei ruoli chiave e più della metà, il 59%, la rappresenta. No, non sono ruoli di rappresentanza patinata ma strategici, visto che sulla poltrona direzionale c’è una donna a capo del marketing nel 46% dei casi e sempre una donna alla direzione tecnica e controllo qualità nel 26%.
A Grappoli, un “giro” attorno ai Vulcani di Sicilia
Se siete in cerca di conferme sul campo, basta però spostarsi di pochi chilometri – in Sicilia, in questo periodo, è tutto un fiorire di banchi d’assaggio e manifestazioni enocentriche – per approdare a Belpasso, in provincia di Catania. Qui, a “Grappoli” – il winefestival organizzato da Sergio Bellissimo che ha scelto il tema dei vulcani del Mediterraneo per raccontare vini, paesaggi e umanità, sono ben 70 le aziende vinicole ed olivicole che promuovono i loro prodotti in degustazione. E se ai banchi la presenza femminile è di tutto rispetto, è la folta delegazione delle 100 “Donne del Vino” di Sicilia a far parlare – benissimo – di sé.