In un Baglio di Stefano letteralmente pieno, hanno preso il via, lunedì 5 luglio, le Orestiadi di Gibellina. Una 43esima edizione portata avanti dalla omonima Fondazione, che nel segno di Ludovico Corrao, continua a sostenere un festival culturale, divenuto da anni ormai un immancabile appuntamento estivo.
La prima serata è stata dedicata alle parole di Giorgio Gaber e il suo famoso “Teatro canzone” che ha visto in scena Salvo Ficarra, Marcello Mordino e Massimiliano Geraci in “Anche per oggi non si vola”. Uno spettacolo emozionante che ha anche divertito il pubblico presente. In platea c’erano diversi attori noti, tra cui Claudio Gioè. Molto apprezzate le riflessioni musicali e teatrali, sempre acute e taglienti, portate in scena venerdì scorso. Una visione della politica, dell’Italia, della gente, così come del mondo, ancora oggi decisamente attuali, nonostante siano state scritte in periodi diversi.
Alfio Scuderi presenta la 43a edizione delle Orestiadi di Gibellina
“A Gibellina – spiega Alfio Scuderi, direttore artistico della manifestazione – nel segno di un Festival immaginato per salvare un territorio grazie all’arte, ripartiamo proprio dalla forza delle parole e da autori che hanno dato alle parole peso, valore sociale, a volte maieutico, rivoluzionario, parole che hanno fatto spesso da guida a generazioni, autori e poeti che hanno segnato la storia del nostro paese, a diverso titolo. Partiamo, non a caso, da Giorgio Gaber ed Ennio Flaiano, autori indimenticati che attraverso l’arguzia e l’ironia delle loro parole hanno raccontato l’Italia”.
“Giorgio Gaber è un grande e soprattutto è estremamente contemporaneo ed è aperto a discorsi seri o divertenti e comici. Gaber è ancora oggi un vero e proprio prontuario – ha aggiunto Massimiliano Geraci – appena apri e ascolti qualcosa di suo lo troverai perfetto perché di un’attualità impressionante”. “Questi artisti – ha continuato Marcello Mordino – non se ne vanno mai, sono sempre vivi, perché rimangono sempre nella nostra memoria e ci sono delle citazioni che fai in continuazione come per ‘Lo Shampoo’ o come ‘il signor G’. Gaber era avanti e lo dimostra l’attualità delle sue canzoni nonostante siano passati diversi anni da quando le ha scritte e pensate”.