martedì | 22 Ottobre | 2024
Simona Castanotto
Simona Castanotto
Giornalista pubblicista dal 2009, traduttrice e raccontastorie.

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Libri dalla Sicilia, “Edizione straordinaria” di Dario La Rosa: una nuova appassionante indagine di Iachìno Bavetta

Lo scrittore Dario La Rosa in “Edizione straordinaria” declina un'altra appassionante indagine a opera dei giornalisti Iachìno Bavetta e Gerlando Guarrasi della rivista satirica Ulapino. Un avvincente racconto tra umorismo e investigazione.

Simona Castanotto
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Giornalista pubblicista dal 2009, traduttrice e raccontastorie.

La rubricaLibri dalla Sicilia” di Be Sicily Mag, che celebra la tradizione letteraria e i migliori autori dell’Isola, si sofferma su “Edizione Straordinaria”, lavoro dello scrittore e giornalista Dario La Rosa che si inserisce nella serie in cui il protagonista è l’investigatore amatoriale Iachìno Bavetta.

La recensione di “Edizione straordinaria”

Ponzio Pilato, lady Machbeth e il boss Pietrino lo Bue: cosa mai avranno in comune? Lo Bue, detto Panebianco “per la facilità con cui passava dal morbido al duro”, è un boss appena uscito di galera. Da un po’ di tempo a questa parte, l’uomo ha sviluppato un’ossessione: si lava continuamente le mani, in un gesto che inconsciamente rimanda al pentimento. Un criminale che, contro ogni pronostico, sembra per davvero possedere un’integrità, un’etica, che si intuisce dall’avversione verso chi fa affari con la droga. Pietrino appare perfino dotato di una coscienza sociale, stupisce conducendo una lucida analisi sulle condizioni carcerarie e sulla responsabilità civile che detiene proprio la gente “perbene”. La sua convinta conversione è sorprendente, ma non si può fare a meno di chiedersi: “Sarà sincera?”. Il lettore è costretto ad aspettare, per ottenere risposta, così come dovranno fare Iachìno Bavetta e Gerlando Guarrasi, i due giornalisti scelti dall’uomo per un’intervista esclusiva sul giornale di satira Ulapino.

Contemporaneamente, arrivano le notizie di un avvenuto stupro di gruppo ai danni di una ragazzina e del sequestro della figlia di un viceministro. Ciliegina sulla torta per il povero Iachìno: nello stesso giorno, qualcuno gli ha rubato l’amata Cinquecento d’epoca, che per lui rappresenta una vera e propria macchina del tempo per viaggiare nei ricordi più belli. Colpito nel vivo, il giornalista azzarda un passo in una direzione a lui sconosciuta, dimostrando, a se stesso e non solo, quanto a volte la moralità stia in equilibrio precario su un filo sottile. Il fato annoda l’uno all’altro gli eventi che porteranno a un’edizione straordinaria del giornale di Iachino e Bavetta, lasciando i lettori col fiato sospeso fino alla fine.

La cornice siciliana fa brillare e supporta personaggi molto ben disegnati, che si muovono liberi in più contesti – familiare, sociale, lavorativo – dando il la a situazioni che appaino realistiche perché arricchite da dialoghi brillanti. “Edizione Straordinaria” è una lettura coinvolgente, in cui umorismo e investigazione risultano ben bilanciati, e si inserisce in un’avvincente serie tutta dedicata a Iachìno Bavetta.

dario la rosa - Be Sicily Mag
Dario La Rosa

Il poliziesco in Italia: un viaggio tra tradizione e innovazione

A giudicare dalle vendite degli ultimi anni, il genere poliziesco sta vivendo in Italia un momento d’oro: col giusto mix di suspense, mistero e investigazione, è riuscito a conquistare un vasto numero di lettori affezionati. Popolarità che si è riversata anche sulla cultura popolare e sui media.

Nel nostro Paese, la sua nascita si attesta ai primi del Novecento e da allora ha continuato a evolversi adattandosi ai gusti del pubblico. Si può dire che il primo autore italiano di spicco sia stato Emilio De Marchi, con il romanzo “Il cappello del prete” (1887). Sebbene non si tratti di un vero e proprio romanzo poliziesco in senso moderno, è un libro che certamente ha posto le basi per lo sviluppo del genere in Italia.

Conosciuto da tutti, sempre attualissimo, è Giorgio Scerbanenco, che ha contribuito in modo significativo a far prendere il volo a questo filone con le sue storie ambientate nella Milano del dopoguerra, introducendo il personaggio del dottor Duca Lamberti. L’autore in questione è spesso considerato il padre del giallo italiano, grazie alla capacità di mescolare indagine criminale e analisi sociale.

È nel dopoguerra, però, che il poliziesco ha conosciuto una vero e proprio boom. Augusto De Angelis, con il suo commissario De Vincenzi, ha dato vita a un personaggio iconico e a una serie di romanzi appassionanti. Carlo Emilio Gadda, con “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” (1957), ha mescolato il giallo con il romanzo sperimentale, partorendo un’opera complessa e innovativa anche dal punto di vista linguistico.

In tempi più recenti, Andrea Camilleri e il suo celebre commissario Montalbano ci hanno regalato nuove sfumature. Lo scrittore ha saputo coniugare l’investigazione con uno spiccato senso dell’umorismo e una forte caratterizzazione dei personaggi, ambientando le sue storie nella Sicilia contemporanea e creando un fenomeno letterario e televisivo di enorme successo.

Negli ultimi decenni, scrittori come Gianrico Carofiglio hanno introdotto nuove gradazioni nel giallo italiano, esplorando le dinamiche del sistema giudiziario. Donato Carrisi, invece, ha spinto il genere verso il thriller psicologico, con storie come “Il suggeritore”, rivelatosi un successo internazionale. Parallelamente, numerosi autori hanno iniziato a sperimentare con il noir, caratterizzato da atmosfere cupe e personaggi di ambigua moralità. Massimo Carlotto è uno dei rappresentanti più noti di questo filone crudo e realistico.

Il genere poliziesco in Italia ha dimostrato una straordinaria capacità di evoluzione e adattamento, senza perdere attrattiva: il fascino del mistero e dell’investigazione sembra destinato a non tramontare mai.

Chi è Dario La Rosa, lo scrittore di “Edizione straordinaria”

Il palermitano Dario La Rosa, autore di “Edizione straordinaria” è un giornalista professionista. Scrive gialli, ma non solo. La fortunata serie dell’investigatore amatoriale Iachìno Bavetta inizia col volume “Cous Cous Blues e si è arricchita di recente con questo nuovo avvincente volume. 

A Be Sicily Mag ha raccontato quali sono i libri che gli fanno compagnia. “Leggo di tutto, mi piacciono i grandi classici e gli storici francesi, amo la beat generation americana. Naturalmente, mi piace il giallo, ancora di più se declinato nelle sue forme meno pure. Mi appaga in particolare l’hard boiled (si distingue per la rappresentazione più cruda, più realistica del crimine, ndr). Apprezzo quando una storia che tratta temi importanti si accompagna alla possibilità di farsi una risata per sdrammatizzare. Negli ultimi tempi, mi sto dedicando ai giallisti siciliani”.

E se dovesse incontrare l’investigatore amatoriale Iachìno, protagonista dei suoi libri, magari a bordo della sua fedelissima Cinquecento, non ha dubbi su ciò di cui parlerebbero. “Mi farei raccontare qualcosa da lui. Facendo il giornalista, ho sviluppato grande curiosità per storie non mie, storie su cui fantasticare. Vorrei sapere come vede il mondo e la sua città, cosa lo fa ridere, cosa invece lo fa dannare. Gli domanderei anche cosa va cambiato, cosa può fare un cittadino qualunque per salvare il mondo!”.

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