La nona edizione di Lampedus’Amore, Premio internazionale giornalistico dedicato a Cristiana Matano, come di consueto svoltasi a Lampedusa, è giunta al termine lunedì 8 luglio. A ricordare la giornalista di Tgs scomparsa all’età di 45 anni nel 2015 sono stati il marito Filippo Mulè, la figlia Marta e tutti gli amici e colleghi che ogni anno, sull’isola da lei tanto amata e dove oggi riposa, si riuniscono nel segno dei diritti umani e dell’impegno sociale.
Il racconto della 9a edizione di Lampedus’Amore
Molto intenso il programma del 2024 di Lampedus’Amore, inaugurato sabato 6 luglio con lo spettacolo teatrale “Emigranti”, tratto dal testo originale del drammaturgo polacco Slawomir Mrozek: sul palco, con la regia di Massimiliano Bruno, gli attori Marco Landola, Andrea Venditti e Francesca Anna Bellucci. Il 7 luglio, così come accade per ogni edizione, spazio alla musica, quest’anno con la partecipazione di Raphael Gualazzi e Simona Molinari, interpreti raffinati della scena italiana pop-jazz. La giornata dell’8 luglio si è aperta invece con il convegno dal titolo “L’Europa uscita dalle urne e l’attesa per il voto americano: come raccontare un mondo al bivio e senza pace”, organizzato con il patrocinio del Parlamento Europeo, dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale Stampa Italiana, per poi concludersi con la cerimonia di consegna dei Premi giornalistici Cristiana Matano.
I premi consegnati al Lampedus’Amore
A ricevere il riconoscimento in questa nona edizione di Lampedus’Amore: Edith Meinhart (Profil) per la stampa estera, Francesca Ghirardelli (Avvenire) per la stampa e web nazionale, Laura Bonasera (La7) per la tv nazionale e Dario Artale (ZetasLuiss.it) per la categoria Under 30. Lo ha stabilito la giuria presieduta da Riccardo Arena (Giornale di Sicilia) e composta anche da Gaspare Borsellino (Italpress); Felice Cavallaro (Corriere della Sera), Raffaella Daino (Sky), Enrico Del Mercato (la Repubblica), Roberto Gueli (Rai), Xavier Jacobelli (Tuttosport), Francesco Nuccio (Ansa), Elvira Terranova (AdnKronos) e Trisha Thomas (Associated Press). A presentare le tre serate: Marina Turco, Salvo La Rosa e Elvira Terranova
La soddisfazione di Filippo Mulè e degli organizzatori
“Tante emozioni, tante serate ricche di qualità, ricche di personaggi, ricche di partecipazione di pubblico – dice Filippo Mulè, presidente associazione Occhiblu – piazza Castello qui a Lampedusa si è riempita tantissimo con centinaia e centinaia, anzi migliaia di persone che hanno assistito alle nostre tre serate. Abbiamo portato tanti personaggi, dal teatro, dalla musica, dal giornalismo. Finita questa fatica, da domani mattina forse cominceremo a programmare e a pensare alla decima edizione quella del 2025, la immaginiamo forse più ricca. Tra le nostre piccole follie ci sarebbe quella di allargare la tre giorni e vorremmo inserire una tappa particolare che riguardi l’isola di Linosa”.
“Manifestazioni come Lampedus’Amore sono importantissime perché creano coesione, esaltano i valori e la parte migliore di tutti noi e soprattutto valorizzano anche il buon giornalismo premiando anche quest’anno degli ottimi colleghi che non hanno una stabilità lavorativa, i cosiddetti freelance, che sono pagati molto poco ma talvolta fanno dei lavori straordinari, come le tre persone, i tre colleghi che vengono premiati oggi e credo che questi riconoscimenti siano una grande benzina, un grande carburante per loro per continuare a lavorare”, ha aggiunto Carlo Bartoli, presidente Odg nazionale.
“Mi sento emozionato – racconta Dario Artale, vincitore della categoria “Under 30” – perché è il mio progetto d’esordio e perché ricevere un premio come questo sull’isola di Lampedusa ti dà forza e fiducia, soprattutto per i prossimi lavori, soprattutto se lavori da freelance. È un’emozione speciale”.
“Il premio – dice il comico e attore Valentino Picone – rappresenta la voglia di ricordare ma anche un’occasione per stare insieme. Non dimenticare le persone che sono state con noi, ci hanno accompagnato per un periodo della nostra vita, ma nello stesso tempo continuano a fare relazione, aggregazione, cultura. E credo che Lampedusa sia il posto ideale scelto per questo motivo, in cui si fa cultura, accoglienza, ascolto. Ecco, siamo qui per avere la capacità di ascoltarci”.