Più di 9 milioni di visitatori e 5 miliardi di euro che favoriscono l’economia nazionale ma anche un immenso patrimonio storico e paesaggistico, da valorizzare, che l’Italia “nascosta” offre al mondo. Sono ben 24, soltanto nella nostra Sicilia, i piccoli comuni che fanno parte della nuova mappa nazionale stilata dall’associazione “I borghi più belli d’Italia”. Tra di essi, per questo 2024, c’è una new entry, che è rappresentata da Agira, in provincia di Enna.
Da Palermo a Siracusa, i 24 borghi della Sicilia presenti nella mappa 2024
Il tour alla scoperta dei borghi più belli della Sicilia non può che iniziare proprio dall’entroterra, con la provincia di Enna, che, al di là della distanza dal mare, propone ben quattro paesi: si tratta di Agira, Calascibetta, Sperlinga e Troina. Quest’ultima rappresentò un’importante roccaforte militare a partire dal periodo greco e fino a quello arabo e dopo l’anno 1000 fu anche la prima capitale normanna di Sicilia proponendo una serie di percorsi di visita davvero caratteristici. Agira, invece, è un borgo che risale a 30 mila anni fa: a fondarla sarebbe stato uno dei capi sicani, Agiride. Seguirono tanti popoli, dai siculi ai greci, passando per le dominazioni che nei secoli si sono alternate per il controllo della Sicilia. A rappresentarla sono San Filippo ed il Castello di Agira, che è posto sulla cima del monte Teja a circa 820 metri sul livello del mare: la posizione lo rende una delle fortezze più alte della Sicilia, che permetteva di avvistare le navi nemiche a grande distanza.
Nel palermitano ci sono invece Cefalù, Gangi, Geraci Siculo e Petralia Soprana. Dalle spiagge e dal mare cristallino della splendida terra del Mito, Cefalù, si arriva fino alle atmosfere uniche del magico percorso delle chiese di Petralia Soprana. In provincia di Trapani, le tappe sono quelle di Erice, il cosiddetto “faro di pace del Mediterraneo”, e Salemi, da molti apprezzata per essere una sorta di museo a cielo aperto con vicoli pittoreschi, antiche scalinate, chiese ed il castello, che si adagia sul paesaggio in un’atmosfera d’altri tempi.
In provincia di Agrigento detiene il primato il borgo di Sambuca di Sicilía, con la sua splendida fortezza di Al-Zabut che ne caratterizzò il periodo della dominazione araba. A Caltanissetta c’è invece Sutera, detta “Il balcone di Sicilia” grazie ai suoi paesaggi unici apprezzabili soprattutto al tramonto. Da segnalare, tra le tante cose da visitare nel luogo, un originale percorso di chiese a partire dal duomo di Maria Santissika Assunta.
Nel messinese, poi, c’è addirittura l’imbarazzo della scelta tra Castelmola, Castroreale, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d’Alunzio con le sue 22 chiesette e Savoca, famosa soprattutto tra i turisti stranieri grazie al tour legato al film “Il padrino” (visto che nel borgo sono state realizzate diverse scene del celebre film). La provincia di Catania propone Castiglione di Sicilia e Militello Val di Catania: un percorso naturalistico ad altissimo impatto visivo che porta dalla neve fino alla lava e allo spettacolo unico delle gole dell’Alcantara. Ottimi, in queste zone, anche gli itinerari gastronomici.
A Siracusa, invece, ci sono Buccheri, Ferla e Palazzolo Acreide: centri che vantano una tradizione legata alla produzione di oli extravergine d’oliva e che sono caratterizzati dal clima fresco rappresentando una vera e propria oasi di benessere. La provincia di Ragusa, infine, propone come unica tappa quella di Monterosso Almo, con le sue antiche tradizioni contadine e una ricca offerta enogastronomica.