lunedì | 1 Luglio | 2024
MANLIO MELLUSO
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Manlio Melluso, classe 1979 e giornalista professionista dal 2011. Mi appassiona la cronaca di tutti i colori: bianca, nera o rosa non importa. Fermo sostenitore della regola delle 5W, cerco di raccontare le storie in modo professionale, consapevole dell'impossibile traguardo che è l'oggettività assoluta.

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Irfis a sostegno delle imprese in Sicilia: presentate le nuove misure

Le nuove misure destinate alle imprese e il piano industriale per i prossimi tre anni per supportare le aziende siciliane, presentati alla Camera di Commercio Palermo Enna

MANLIO MELLUSO
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Manlio Melluso, classe 1979 e giornalista professionista dal 2011. Mi appassiona la cronaca di tutti i colori: bianca, nera o rosa non importa. Fermo sostenitore della regola delle 5W, cerco di raccontare le storie in modo professionale, consapevole dell'impossibile traguardo che è l'oggettività assoluta.

Investimenti per le imprese, velocizzazione delle procedure burocratiche e digitalizzazione: sono questi alcuni dei temi toccati alla Camera di Commercio Palermo Enna, dove Irfis Finsicilia ha presentato le misure destinate alle imprese e il piano industriale predisposto per i prossimi tre anni per supportare le aziende dell’Isola.

Ad aprire i lavori è stato il padrone di casa Alessandro Albanese, Presidente della Camera di Commercio Palermo ed Enna. A seguire gli interventi di Guido Barcellona, Segretario Generale della Camera di Commercio Palermo ed Enna, Iolanda Riolo, Presidente Irfis FinSicilia spa. È stata quindi la volta degli interventi curati dall’alta burocrazia della Regione, quelli di Ignazio Tozzo, Ragioniere Generale della Regione, di Vincenzo Falgares, Dg Dipartimento Programmazione, e di Carmelo Frittitta, Dg Dipartimento Attività Produttive. A moderare il dibattito è stata la giornalista Marina Turco.

Le misure dell’Irfis per le imprese

Tra le misure annunciate dall’Irfis per le imprese, l’accento è stato posto sul sostegno alla riqualificazione energetica e sull’emissione di basket bond per finanziare progetti innovativi e sostenibili. Il ristoro degli interessi sui mutui alle imprese ha potuto contare sulla corposa dotazione di 45 milioni, una misura votata da poco nell’ultima manovra correttiva approvata dall’Ars. L’Irfis dedica grande attenzione anche alle politiche Esg (environmental, social, and governance), adottando strategie sostenibili sia in ambito di credito sia nella gestione delle risorse umane e delle tecnologie.

I numeri di Irfis

Un’evoluzione, quella di Irfis, registrata da quando al timone della società in house della Regione è stato affidato a Iolanda Riolo: al 31 dicembre 2023, la società in house della regione ha gestito fondi pubblici per un ammontare di 600 milioni di euro, supportando 21.788 imprese e 35.063 persone fisiche e famiglie. Ad oggi, inoltre, sono diminuiti i costi operativi, scesi a 9,1 milioni di euro, mentre il fatturato ha registrato una crescita, raggiungendo i 20,8 milioni, con un risultato lordo di gestione che è arrivato a 11 milioni.

“Il nostro compito è quello di far crescere le imprese siciliane attuando la strategia politica del governo e del parlamento, perché noi siamo uno strumento al servizio della Sicilia, siamo uno strumento di attuazione della politica. Siamo qui in veste tecnica, abbiamo invitato i centri di responsabilità con cui condividiamo questo onere e onore di potere dare aiuto alle imprese siciliane attraverso le risorse comunitarie, nazionali e regionali disponibili”, ha detto Iolanda Riolo, presidente Irfis FinSicilia.

Gli interventi

E’ stata anche sottolineata l’esigenza di nuove pratiche che snelliscano le modalità e accorcino i tempi per far pervenire fondi alle imprese: “Tirare fuori dal bilancio regionale i fondi europei che servono alle imprese per gli investimenti”, questa la proposta di Alessandro Albanese. “I pagamenti alle imprese ritardano perché i soldi transitano dal bilancio regionale. Mi pare che la Regione abbia in cassa una cifra enorme, e questo vuol dire che qualcosa non va – ha continuato – Bisogna fare una selezione dei fondi comunitari che possono essere tirati fuori dal bilancio, che sappiamo avere dinamiche diverse, che passano da processi di approvazione e ripartizioni, che mettono a dura prova le imprese.”

“Recupereremo 1,5 miliardi di euro nel corso del rendiconto 2023. Stiamo facendo – aggiunge Tozzo – un’operazione monstre sul recupero del disavanzo che toccava 7 miliardi nel 2020. Irfis diventa lo strumento che può erogare in maniera efficiente queste risorse, perchè sta diventando riferimento per molti fondi extraregionali. La struttura sta dando risposte operative e la fiducia del socio unico cresce, visto che si sta operando bene. C’è anche un problema di snellezza operativa che la Regione ha qualche difficoltà a recuperare. Individuare Irfis come strumento intermedio diventa un mezzo più efficace per pagare in tempi brevi”.

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