I traghetti integrativi con le isole minori della Sicilia verranno garantiti come obbligo di servizio pubblico. L’allarme, dunque, è rientrato. Nei giorni scorsi, dopo l’annuncio di Caronte & Tourist, in molti tra gli operatori del turismo si erano preoccupati. Adesso è però possibile tirare un sospiro di sollievo. Il Governo di Renato Schifani ha comunicato che per evitare la riduzione delle corse dei trasporti marittimi, sarà la Regione Siciliana a coprirne i costi, in attesa della definizione della nuova gara per affidare il servizio per la continuità territoriale con navi ro-ro, il cui avviso è stato pubblicato il 20 febbraio scorso.
Traghetti per isole minori della Sicilia garantiti: l’annuncio di Schifani
“Con grande impegno e rapidità – ha affermato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – abbiamo dato una risposta immediata a residenti, lavoratori, operatori commerciali e turisti, scongiurando una situazione che sarebbe potuta divenire di vera emergenza economica e sociale. Grazie alla modalità individuata manterremo attive tutte le corse di traghetti e navi con le nostre isole minori, che per noi sono una priorità”.
Isole minori, la Regione Siciliana valuta il futuro dei collegamenti
Adesso non resta che attendere di scoprire quale sarà l’esito del bando sul tema. Seguendo quanto previsto dal regolamento europeo, l’assessorato delle Infrastrutture e della mobilità ha deciso di affidare alla Società Navigazione Siciliana (SNS) l’obbligo di servizio pubblico per un massimo di due anni, a partire dal 23 ottobre 2023.
Da quella data, infatti, la compagnia aveva già avviato i collegamenti integrativi in vista della firma dell’estensione della convenzione stipulata nel 2016 con il Ministero delle Infrastrutture, con oneri finanziari a carico della Regione. Il Mit, però, non ha ancora sottoscritto l’atto per via di ulteriori necessari passaggi amministrativi, non interni all’Amministrazione regionale. Un prolungamento dei tempi che ha portato la società a comunicare la sospensione del servizio dall’8 aprile 2024, eventualità evitabile grazie alla procedura messa in atto della Regione Siciliana e dal costo di quasi 18 milioni di euro l’anno.
“Siamo al fianco di chi vive e lavora nelle isole minori e delle amministrazioni locali – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò – e lo dimostra la celerità con cui gli uffici del nostro dipartimento, con grande solerzia, si sono mobilitati per affrontare il problema e proporre una soluzione nel più breve tempo possibile. Ci assumiamo la responsabilità di applicare una disposizione comunitaria che ci consente, temporaneamente, di superare le criticità che sono sorte. Al contempo, inoltre, lavoriamo speditamente per definire la nuova gara per la continuità territoriale marittima e aggiudicare il servizio”.