È stata presentata lunedì 29 aprile, all’interno della sede Unicredit in via Gen.le Magliocco, a Palermo, la ventesima edizione di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani. La manifestazione, in programma a Cefalù dal 9 all’11 maggio, è organizzata da Assovini Sicilia. Cultivating the future, è il tema scelto per il 2024 che ripercorrerà le tappe più significative di Assovini Sicilia – sin dalla nascita ad oggi – proiettandosi verso il futuro.
La presentazione di Sicilia en Primeur 2024
“Sicilia en Primeur 2024 – dichiara Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia – sarà un’edizione speciale con un doppio compleanno: venticinque anni dalla fondazione di Assovini Sicilia e vent’anni anni dalla prima edizione di Sicilia en Primeur. L’associazione, che oggi riunisce cento aziende vitivinicole, è protagonista della storia della vitivinicoltura siciliana e della sua rivoluzione, grazie alla straordinaria visione dei suoi fondatori e all’impegno dei successori e delle aziende che in questi anni hanno lavorato per promuovere il vino siciliano come ambasciatore culturale nel mondo, valorizzando la diversità del continente vinicolo siciliano”
“La Sicilia è una isola fantastica per condizioni climatiche, per diversità dei suoli – ha aggiunto Antonio Rallo, presidente Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia – è un vero continente vinicolo, quindi riesce ad avere delle produzioni identitarie che si distinguono l’una dall’altra e che possono quindi facilmente trovare le proprie nicchie di mercato, il proprio consumatore in tutto il mondo. Un caso di successo degli ultimi anni è sicuramente il Grillo, nel 2023 abbiamo raggiunto il massimo storico con 23 milioni di bottiglie superate”.
La Sicilia leader nel settore
Saranno oltre cento i giornalisti, tra stampa italiana ed estera, che saranno presenti a Cefalù; cinquantanove invece le aziende associate, oltre la presenza di Pietro Russo, neo Master of Wine, e diversi i professionisti del settore che guideranno i vari seminari tecnici. La Sicilia si attesta il secondo “vigneto” d’Italia per estensione, con 95.760 ettari coltivati, ed è la prima regione per superfice vitata bio. È uno dei dati che emergono dall’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino – Sicilia, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit e presentato ieri a Palermo.
“Lo studio UniCredit-Nomisma – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit – mette in luce un mercato globale e domestico del vino in continua evoluzione, sia per ragioni interne al settore che per dinamiche più ampie afferenti alla sfera economica e geopolitica. Proprio per questo UniCredit si è impegnata a rinnovare la gamma di strumenti di sostegno per il settore, da affiancare al tradizionale supporto creditizio”.