martedì | 22 Ottobre | 2024
MARCO PETROLITO
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A contraddistinguermi è la passione per la musica e l'arte. Ma amo anche viaggiare ed il buon cibo. E vivo di sport. Giornalista da quasi 20 anni per provare a raccontare e a trasmettere, con la scrittura, le emozioni legate al mio mondo.

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Roberto Celestri, il primo Art Influencer d’Italia è siciliano: “L’arte non stanca mai”

Roberto Celestri, classe 2001, è il primo Art Influencer d'Italia: "Da Noto a Instagram, ecco il segreto del mio successo". L'intervista a Be Sicily Mag

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Oltre 631 mila followers su Instagram e video con record di visualizzazioni. È quanto è riuscito a collezionare in soli 3 anni il siciliano Roberto Celestri, primo Art Influencer d’Italia. Coi suoi spettacolari contenuti ad alto impatto visivo, che celebrano il patrimonio culturale del Paese, ha letteralmente “stregato” il web. È così che, grazie alla passione per l’arte, la sua vita è cambiata.

Dai viaggi con i genitori alla consacrazione sui social: la storia di Roberto Celestri

Nato nel 2001 a Noto, in provincia di Siracusa, Roberto Celestri ha avuto la fortuna di avere a disposizione davanti ai suoi occhi, fin da bambino, un immenso patrimonio artistico. Il riferimento è ovviamente al barocco della sua città. “La passione per l’arte è nata grazie alla mia famiglia. Sin da piccolo, con mamma e papà, visitavo le Chiese per ammirarne tutta la bellezza. Anche se siamo agnostici”, ha raccontato a Be Sicily Mag.

I confini non sono mai stati un problema. I suoi genitori (antiquari di mestiere) lo hanno infatti sempre portato con sé nei loro numerosi viaggi. È solo col tempo però che sono arrivate l’intuizione e l’innegabile capacità di filmare per rendere accattivanti i luoghi che gli si presentavano davanti. Lo scatto, in particolare, durante la pandemia di Covid, dopo essersi trasferito a Roma per gli studi in Cinema. “Tutto è partito da un reel su Roma deserta, dato che allora in giro era quasi tutto chiuso ed in poco tempo il mio contenuto divenne virale ottenendo più di 100 mila like”.

Da lì è stato un susseguirsi di contenuti. Roberto Celestri si è così pian piano trasformato da appassionato video-maker a vero e proprio content creator di altissimo livello. La sua vocazione fortemente cinematografica che, come lui stesso conferma, ha fatto il resto. Ed ecco qui spiegato il motivo per cui, piuttosto che sulla sua immagine, punta esclusivamente sulla sua arte. “In una società dove i social sono concepiti solo per farsi guardare e per sentirsi ad ogni costo bellissimi, non devo essere io al centro del mio profilo ma la bellezza di ciò che mi sta intorno”.

I contenuti dell’Art Influencer

Ma quali sono i video proposti da Roberto Celestri su Instagram e Tik Tok e cosa c’è nel dietro le quinte? A spiegarlo, in maniera alquanto chiara, è lo stesso Art Influencer di Noto. “Si tratta di contenuti semplici e facilmente replicabili da chiunque. In tanti, difatti, ci hanno provato. È sufficiente uno schema in piano sequenza e dei filmati di meno di trenta secondi. Le location sono in prevalenza posti barocchi, medievali o affrescati neoclassici che regalano a chi le immortala un grande impatto visivo”. I post sono tutti relativi alle bellezze dell’arte italiana, sulle note di varie melodie classiche come sottofondo. 

In una società che cambia in fretta, però, anche Roberto Celestri ha dovuto adattarsi alle novità. “I miei video, oggi, vengono montati e non sono più, come all’inizio, in piano sequenza. Del resto gli studi mi hanno fatto migliorare sotto tanti aspetti portandomi a soffermarmi su una priorità, quella di trasmettere ciò che vedono i miei occhi nella maniera più vicina possibile alla realtà”.

Una crescita che lo ha condotto sempre più verso il successo. “Nell’ultimo anno e mezzo ho anche dovuto distaccarmi dall’utilizzo dell’iPhone – prosegue – poiché la videocamera e lo stabilizzatore d’immagine danno dei risultati sicuramente migliori che mi consentono di distinguermi oltre che di avere una resa perfetta. È stato importante, dopo che i primi video sono diventati virali, anche riuscire a capire in che modo renderli al pubblico adattandomi al linguaggio di Tik Tok, che è ben diverso rispetto ad Instagram”.

Tra i suoi video più virali c’è quello relativo alla chiesa di San Giuseppe ai Teatini di Palermo, che ha avuto oltre un milione e mezzo di visualizzazioni.

L’importanza di luci ed ombre: il modello di Caravaggio

Roberto Celestri riesce dunque a far vivere ciò che vede, quasi a voler trasformare la videocamera in un vero occhio umano, con le sfumature date dalle luci e dalle ombre proposte a chi guarda in maniera praticamente perfetta. Un’ispirazione chiara a Caravaggio. “Nei miei reel c’è un’attenzione maniacale nei confronti della luce, tant’è vero che per la realizzazione, dal punto di vista della resa, cerco sempre di trovare il momento migliore della giornata”.

I prossimi obiettivi di Roberto Celestri

Oggi, dopo aver raggiunto tanti traguardi che lo hanno lanciato in alto, Roberto Celestri non si pone limiti e non vuole fermarsi pur mostrando di riuscire a restare con i piedi ben saldi per terra. “Spesso vado in tv, a volte i turisti mi fermano per strada, ed è normale che nella mia vita siano cambiate tante cose: prima il problema era trovare un lavoro e vivere a Roma, adesso non è più così”.

Lavorare con dei brand sempre più importanti e promuovere i musei sono pian piano diventate delle attività molto frequenti per l’Art Influencer, il quale rappresenta una vera e propria “guida artistica”, molto più potente ed incisiva di quelle usate nella quotidianità sugli smartphone, con la “funzione avanzata” di riuscire a spostare l’attenzione, e non solo quella, di decine di migliaia di persone.

E se si prova a chiedergli il perché di tale successo o si ipotizza che, un giorno, tutto questo possa finire, Roberto Celestri non ha dubbi. “L’arte non stancherà mai. Il mio profilo è molto particolare e rispetto ad un normale influencer, che anch’io prima o poi smetto di seguire. Mi chiedo come ci si possa stancare della Cappella Sistina e delle emozioni che ti ha suscitato. L’obiettivo è quello di allargarmi all’Europa, del resto non sarà poi così difficile dato che i miei contenuti sono anche del tutto privi di linguaggio. Magari – ha concluso – in altri tre anni potrei raggiungere i dieci milioni di follower”.

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