Mercoledì 13 marzo alle ore 16, il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, il professore Massimo Midiri, conferirà la Laurea Magistrale honoris causa in Italianistica a Mimmo Cuticchio. L’evento si terrà nella Sala Magna del complesso monumentale dello Steri, a Piazza Marina. Dopo i saluti del Rettore e di Francesca Piazza, direttrice del dipartimento di Scienze Umanistiche, sarà Luisa Amenta, prorettrice e coordinatrice del corso di studi in Italianistica di Unipa, a leggere la motivazione. Nel corso del pomeriggio è anche prevista una lectio magistralis ad opera proprio di Mimmo Cuticchio su L’opera dei Pupi – Una tradizione in viaggio.
L’ingresso alla Sala Magna dello Steri sarà consentito fino a esaurimento posti, ma per chi non vuole rinunciare pur non riuscendo a partecipare fisicamente, sarà disponibile una diretta streaming sui social media dell’ateneo palermitano.
Mimmo Cuticchio, chi è: maestro oprante puparo e cuntista
Non è la prima laurea honoris causa che Mimmo Cuticchio colleziona. Nel 2022 infatti gli era già stata conferita una prima laurea in Teatro, musica e danza, dall’Università degli studi Roma Tre. Il suo talento è apprezzato in tutto il mondo.
Chi è Mimmo Cuticchio? Cantastorie, attore e regista teatrale. Nasce a Gela nel ’48, da Giacomo Cuticchio, puparo anche lui, e Pina Patti Cuticchio. Nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia, per poi, nel ’77, fondare l’associazione Figli d’arte Cuticchio, con l’obiettivo di tutelare l’arte dell’Opera dei Pupi, oggi iscritta, anche grazie al suo fondamentale contributo, tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO. Lo scorso anno ha anche vinto il Premio Genio di Palermo, da parte del Comune di Palermo.
La sua è una carriera piena: prende parte, negli anni ’90, al film Il Padrino – parte III di Coppola, e nel documentario Prove per una tragedia siciliana. Fa da voce narrante al monologo finale, scritto da lui, del film Cento giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara, che racconta dell’assetto da guerra degli anni 80 a Palermo, causato dalle lotte di mafia.
“Unne fu ammazzato lu generale affacciò una scritta ca ci mise un palermitano: ca finisce la speranza de li palermitani onesti…Ma signori miei io ora vi vogghio dire ca: nunnè veru ca’ finìu la spiranza di lì palermitani onesti! La Sicilia non è tutta mafia! Nuavutri nun semu mafiusi! E l’am’a sconfiggiri la mafia! Am’a essiri tutt’uniti a combatterla e am’a putiri gridari un ghiornu ai quattro venti: sugnu siciliano!”, questo un significativo estratto.
L’opera dei Pupi, il mondo di Cuticchio
La passione più grande di Mimmo Cuticchio, che l’ha reso famoso a livello internazionale, rimane quella per l’Opera dei Pupi: il suo è un viaggio iniziato da bambino, in un mondo fatto di storie. “Sette figli, settecento pupi, mamma e papà: questa è stata la mia famiglia”, ha raccontato ai microfoni de Le Vie dei Tesori.
Oggi, da UNIPA, viene ancora una volta riconosciuto il suo grande impegno. “Arte, cultura e tradizione si mescolano virtuosamente nella produzione artistica del maestro Mimmo Cuticchio, che costituisce vanto e orgoglio per la Città di Palermo. Per queste ragioni esprimo particolare apprezzamento per la laurea magistrale ad honorem in Italianistica conferitagli”, ha affermato il sindaco Roberto Lagalla.