Prendi un barattolo in vetro, magari da riciclare, metti insieme terriccio, sassolini, muschio e un germoglio di pianta tropicale. Ecco il terrarium, un vero e proprio pezzo di natura “imbottigliato” per così dire ad uso e consumo di chi non ha un giardino ma vuole rendere più verde un angolo di casa. Ed è subito “terrarium mania” quella di acquistare e regalare i terrari realizzati da designer del verde specializzati ed esperti vivaisti in giro per la Sicilia. Il terrarium viene da lontano. Con la scoperta del Nuovo Mondo iniziò e crebbe il desiderio di trasferire piante nel Vecchio Continente. Questo comportava non pochi problemi per la sopravvivenza delle piante, soprattutto a causa dell’acqua. Grazie a un episodio casuale, nel 1829 si scopre che in un ambiente sigillato una pianta è in grado di condurre il suo ciclo vitale. Il terrarium è un barattolo, una bottiglia, il vecchio vaso dei biscotti recuperato, al cui interno sono messe a dimora alcune piante assieme ad elementi decorativi: può rappresentare la proiezione di un sogno, di un angolo di campagna o di quel paesaggio delle vacanze che è rimasto nel cuore, una sorta di arcadia interiore.
Ecco che nell’Isola sono tanti i terrarium designer, che realizzano su richiesta dei clienti veri e propri giardini in miniatura.
Da hobby è diventato un secondo lavoro per Giuseppe Marino, che lo affianca al suo lavoro da impiegato. “Tutto è iniziato durante la pandemia – racconta – dall’acquisto di un terrarium a uso personale. Quando è morto, ho deciso di cercare di ricrearlo. Poi a poco a poco, a partire dal 2021, l’attività è cresciuta grazie al passaparola. Gli amici mi chiedevano come avevo realizzato i terrari di casa mia e di riprodurli per loro. Le richieste sono cresciute talmente tanto che negli ultimi sei mesi ho partecipato ad alcune fiere di settore. Il mio laboratorio è a casa e realizzo anche pezzi su commissione. Una volta un signore mi ha chiesto di raccontare attraverso un terrarium la storia di un insegnante centenario. Lui era il suo alunno e voleva raccontare di come il suo insegnante avesse istruito generazioni. Così ho messo al centro del terrarium un bonsai e sotto tante piantine colorate”. Il terrarium è un ecosistema in miniatura racchiuso tra pareti di vetro. Grazie al processo della fotosintesi, al suo interno, la pianta continua a produrre ossigeno e anidride carbonica. Il vapore acqueo prodotto dalla respirazione della pianta, si condensa sul vetro e ricade poi al suolo, tornando alle radici e ricreando così il ciclo vitale dell’acqua, così come avviene normalmente in natura.
Deve essere innaffiato non più di 1 -2 volte all’anno, preferibilmente tramite nebulizzazione con acqua minerale e se necessario va potato delicatamente.
“I terrari vanno bene per chiunque, anche per chi ha il pollice nero – continua Marino – si autogestiscono. Di solito nel tappo sistemo una luce a led che trasforma la composizione in un boschetto notturno illuminato”.
All’interno, sono messe a dimora piante tropicali, come la fittonia e la peperonia che vivono in un ambiente con un alto tasso di umidità. Si possono creare ecosistemi autosufficienti con ficus ginseng, muschio, edera. Le creazioni di Giuseppe Marino vanno dai 7 centimetri di altezza ai 60-70 centimetri e i prezzi partono da 10 euro. I suoi terrari sono realizzati anche in bottiglie di vetro, che possono trasformarsi in originali lampade.
La durata può essere molto lunga, se si posizionano in un ambiente luminoso ma lontano dai raggi del sole diretti. Devono avere il giusto collocamento in casa.
Per info si può contattare Giuseppe Marino di Passione Terrario su Instagram o Facebook o al cellulare anche whattsapp 328.7206487.
A Catania, specialista del verde e dei terrari, è il plant designer Federico Arcidiacono, fondatore di The Green Society, che riunisce un’anima da designer del verde alla passione per il green bar: il suo locale aprirà al pubblico ad aprile nel cuore del capoluogo etneo in via Luigi Capuana 12, a due passi dalla centralissima in Via Etnea e servirà bevande in un’atmosfera rilassante per accompagnare menù che cambiano insieme alle stagioni.
Arcidiacono, un passato nel marketing, da sempre amante della natura, si pone l’obiettivo di rendere le case dei siciliani piene di verde. Come plant designer, tra gli altri servizi, analizza su richiesta la temperatura, l’esposizione, l’umidità e individua le zone migliori per creare in casa il proprio angolo di giungla urbana. Con lui, collabora il fratello Lorenzo che è anche ingegnere informatico e un team di circa 4-5 collaboratori. “I terrari sono una specialità su cui puntiamo molto – spiega – hanno un mantenimento facile, perché sono ecosistemi autonomi. Basta potare le foglie a necessità e poi dare un po’ di acqua, una quantità pari ad una tazzina di caffè ogni tre o sei mesi. All’interno, sistemiamo piante tropicali che mantengono umido l’ambiente come le fittonie o la monstera. Le dimensioni variano. Realizziamo con questa tecnica anche originali bomboniere per matrimoni ed eleganti scatole portafedi”.
The Green Society è presente on line con il sito https://thegreensociety.it/ e realizza le composizioni anche su richiesta, consegnando in tutta la Sicilia, salvo che le dimensioni dei manufatti non impediscano una spedizione in sicurezza. Info sul sito e al numero 349.0671317 o all’ email federico@thegreensociety.it
Punto di riferimento per gli appassionati in Sicilia orientale è Sicily Terrarium, piccolo laboratorio nato per passatempo e ora fucina di idee per arredare la casa con un tocco di verde. “Di base i nostri terrari, si possono suddividere in due tipologie – dice Domenico Ragusa di Sicily Terrarium – aperti con piante grasse e chiusi con piante tropicali, che hanno bisogno di sviluppare un certo tasso di umidità all’interno. Si definisce terrario un vaso di vetro da cui si intravede la stratificazione del terriccio, un vero e proprio spaccato di terreno. Il terrario chiuso necessita un minore impegno mentre quello aperto ha bisogno di un’ irrigazione più frequente ogni dieci giorni o due settimane. Quello chiuso va tenuto aperto 48 ore e se non presenta una patina di muffa o altri problemi di umidità dovrebbe mantenersi più a lungo. Non deve in alcun caso essere sistemato sul davanzale di una finestra o sotto fonte di luce diretta. Produciamo anche lampade per illuminare i terrari”. Info al numero 392.1334634 o sulle pagine social dedicate Instagram e Facebook.E ci sono anche vivai che li realizzano come Vivai Verde d’autore in via Libero Grassi 15 a Palermo. Anche qui si trovano piccoli microcosmi di natura in vasi di vetro che sono spesso acquistati per farne regalo ad amici e parenti, in quanto sono un cadeau molto apprezzato e si tratta di composizioni molto gestibili con qualche accortezza, come quella di aprire ogni tanto il tappo di sughero che li custodisce. Le dimensioni variano così come i prezzi che sono determinati dalla grandezza e dal numero di piante e vanno dai 25 ai 100 euro. I terrari più durevoli però sono quelli più piccoli: con più strati e più piante, condividendo lo stesso microcosmo, hanno meno possibilità di sopravvivere.
Isabella Napoli