Un patrimonio di un continente racchiuso in un’isola: questa è la Sicilia nel bellissimo ritratto fatto da un articolo pubblicato sul National Geographic, a firma di Caterina Borgato. “La storia, la cultura e la ricchezza artistica, in Sicilia – si legge – affondano le origini, con radici profonde e ben salde, nella mescolanza straordinaria e unica delle influenze portate dai popoli d’oltremare. Sono conservati, pressoché intatti, templi e santuari greci, anfiteatri, teatri e ville pavimentate di mosaici del periodo romano”.
Tanta cultura, ma non solo: “La tradizione e il folclore hanno solcato i secoli senza perdere mai forza e coinvolgimento popolare. Le manifestazioni di carattere religioso testimoniano spesso un’antica origine pagana. Sono la cultura, la memoria e l’identità di una terra e di un popolo e continuano a esistere nella ciclicità del tempo”. C’è, naturalmente, spazio anche per parlare di gastronomia: “La cucina regionale ha come scenario la tradizione gastronomica araba, con la prevalenza del dolce e dell’agro, quella francese dei “Monsù”, i cuochi professionisti chiamati a prestare servizio nelle famiglie aristocratiche, e quella contadina, semplice, fatta di prodotti della terra”.
La Sicilia, dunque, torna a fare breccia nel cuore della grande stampa. “Un viaggio in Sicilia – si legge ancora nell’articolo – in ogni stagione dell’anno, offre l’alternarsi continuo di sollecitazione raffinata e appagamento dei sensi. La produzione artistica ricchissima – sette siti dichiarati Patrimonio Unesco di tutta l’umanità – la natura così diversa, capitoli intensi e importanti di storia passata o recente, il cibo che riesce sempre a sorprendere, tutto questo rappresenta l’anima della Sicilia”.
Foto: Michal Osmenda – Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic